Conflitti

Palestina: al via la raccolta fondi per il soccorso medico dei bambini

bandiera della pace

GROSSETO – “L’aggressione a cui stiamo assistendo in questi giorni da parte del governo sionista di occupazione israeliana nei confronti del popolo palestinese, con bombardamenti di civili e bambini, avviene nel totale disinteresse e silenzio della comunità internazionale: tutti complici del genocidio del popolo Palestinese che è in atto ormai da oltre 70 anni”, a dirlo il Centro di solidarietà internazionalista Alta Maremma.

“Ciò che è accaduto in questo periodo a Gerusalemme – proseguono dall’associazione -, lo sgombero di 28 famiglie palestinesi (rifugiate dal 1948), è il risultato della politica sionista israeliana: l’obiettivo conclamato è quello di trasformare la zona est araba in un quartiere ebraico.

Ci sono 22 mila ordini di sgombero delle case palestinesi e chi scende in strada a sostegno di queste famiglie è esso stesso minacciato di sgombero. Ad aggravare la situazione si aggiunge, inoltre, la mancata risposta di Israele all’inchiesta della Corte penale internazionale per gravi crimini di guerra. Come centro di solidarietà internazionalista alta Maremma ci occupiamo di dare sostegno alla causa della Palestina sostenendo la resistenza palestinese, e in questo preciso momento anche promuovendo una raccolta fondi per rispondere alle particolari necessità sanitarie. Per questo abbiamo promosso l’affissione di molti manifesti nei comuni del territorio per invitare tutti a sostenere l’associazione Palestine Children’s Relief Fund Italia (www.pcrf.net/italy) e contribuire al soccorso medico dei bambini palestinesi tramite il seguente IBAN: IT32H0872670220000000037379

Come associazione vogliamo anche lanciare un appello alla comunità internazionale affinché avvenga l’immediata cessazione dei bombardamenti sulla striscia di Gaza, l’apertura dei valichi di Gaza, la fine dell’embargo, l’abbattimento del muro intorno alla Cisgiordania, l’immediata attuazione delle risoluzioni Onu mai rispettate da Israele, compreso il diritto al ritorno dei profughi palestinesi e l’applicazione della tutela dei diritti umani sul popolo palestinese contrastando la soluzione detta “due popoli due stati”. Questa “soluzione” incontra difficoltà enormi in quanto gli insediamenti dei coloni ebrei nei territori della Cisgiordania sono ormai numerosissimi e una divisione territoriale su base etnico-religiosa è impraticabile: non c’è maggioranza all’interno di Israele disponibile a concedere sovranità ai palestinesi e non c’è soprattutto una garanzia internazionale credibile che possa tutelare la sicurezza dei due stati. Se a tutto questo aggiungiamo i divergenti interessi delle potenze regionali e mondiali che interferiscono pesantemente in quell’area, ne risulta che il problema è molto complesso.

Concludiamo invitando tutti ad informarsi maggiormente sulla questione e approfondire la soluzione che cerca le strategie per giungere ad uno stato unico per tutti con uguali diritti”, concludono dal Centro di solidarietà internazionalista Alta Maremma.

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