FOLLONICA – Le giornate Fai di Primavera a Follonica hanno riscontrato un successo straordinario. Oltre 500 persone hanno partecipato questo fine settimana all’invito di scoprire gli angoli più remoti della città fabbrica e hanno seguito con interesse le viste guidate nell’area ex-Ilva. Le prenotazione erano andate sold out nell’arco di pochissimi giorni.
Per l’occasione sono stati aperti alcuni luoghi normalmente chiusi al pubblico, tra cui i sotterranei della biblioteca comunale visitabile per la prima volta. Dal cancello magonale, il palazzo granducale, il giardino botanico, ai sotterranei e la biblioteca, dal museo Magma, i murales, il carbonile, al teatro La Fonderia fino alla chiesa San Leopoldo: una visita a tappe da oltre due ore che ha attirato davvero tanta gente. A rendere l’appuntamento ancora più speciale è stata la presenza dei personaggi dell’epoca grazie alla partecipazione dei volontari dell’associazione Follos 1838 con i loro costumi d’epoca.
«Un sentito e sincero ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito con professionalità e entusiasmo a questo meraviglioso viaggio – sono le parole di Barbara Catalani, assessore alla cultura -: il comando dei carabinieri per la biodiversità per la disponibilità e la grande passione che mettono nel curare e conservare il palazzo granducale e il giardino, Marica Pizzetti per l’amore verso questa storia, la cooperativa Zoe per la capacità di comunicare e di creare una rete di operatori e operatrici davvero competenti, Il Follos1838 con i suoi costumi e con le meravigliose persone che li indossano con cura e attenzione, Chiara Beni per la voce contemporanea che sa portare ai murales, Johnny Lodi per il pathos che ha saputo riportare dentro al teatro, Lamberto Stefanelli per la cura del palco, alla parrocchia di San Leopoldo per la disponibilità di questi giorni».
«Poi ci sono tutti i dipendenti del nostro comune: tutto il settore cultura (musei, biblioteca e teatro ) con il quale ho da anni il privilegio di lavorare con passione e entusiasmo. Ai lavori pubblici e all’ufficio ambiente e ai vigili urbani che si sono impegnati perché il bello venisse fuori e si riscoprire anche dentro. Le associazioni di volontariato della Croce Rossa e Vab sempre preziosi nella riuscita delle iniziative. Infine tutta la delegazione Fai di Grosseto, donne e uomini di grande tempra, amore e passione per un patrimonio che deve continuare a rappresentare il nostro senso di comunità».