Piombino

Il Pd: «La bretella tra la Tirrenica e il porto è merito di 30 anni di sindaci di centrosinistra»

porto piombino

PIOMBINO –  “La notizia dell’affidamento da parte dell’Anas dei lavori per la realizzazione del primo lotto della bretella di collegamento tra la viabilità Tirrenica e il porto di Piombino giunge a coronamento di un lungo e impegnativo lavoro svolto da anni dalle amministrazioni di centrosinistra, dalla Regione e dall’autorità portuale”. Lo scrive in una nota la Federazione del Partito Democratico Val di Cornia Elba.

“Tutte le strade sono state battute in questi anni per giungere a questo primo risultato, da completare ora con un progetto definitivo del secondo lotto che attraversa la fabbrica – prosegue la nota – L’impegno finanziario è ingente, circa 62 milioni di euro, come l’impegno dei lavori che richiederanno 1440 giorni per completare il raccordo con la Geodetica e con la strada in corso di realizzazione tra il Gagno e le nuove banchine, previsto dagli strumenti urbanistici approvati durante la giunta guidata dal sindaco Massimo Giuliani e finanziata dall’Autorità portuale già prima della sua unificazione con quella di Livorno”.

“Ci sono voluti oltre 30 anni di impegno dei sindaci di centrosinistra – aggiunge il Pd – per rimuovere tutti gli ostacoli burocratici e di progettazione che si sono via via frapposti alla realizzazione di questa fondamentale via di collegamento con il nostro porto. Un porto che, grazie agli ingenti investimenti sostenuti in gran parte con le risorse della Regione Toscana, rappresenta oggi uno dei principali fulcri su cui avviare una concreta diversificazione economica del territorio.

L’impegno che come Pd ci sentiamo adesso di rinnovare è quello di lavorare per completare le infrastrutture portuali, spingere l’adeguamento della rete ferroviaria collegandola alla nuova banchine, continuare a premere sul Governo e sulla proprietà di Jsw Steel Italy perché si giunga alla realizzazione di un piano industriale che consenta al tempo stesso la ripresa compatibile con l’ambiente dell’attività siderurgia e la restituzione di aree importanti che saranno dismesse alla città e all’insediamento di nuove attività produttive, a cominciare da quella legate alle attività portuali”.

“I tagli dei nastri li possiamo lasciare tranquillamente ad altri – aggiunge il Pd – A noi basta la consapevolezza di aver lavorato in questi anni in funzione degli interessi della città, dei suoi abitanti e del lavoro, prevedendo lo spostamento degli impianti più nocivi della fabbrica dal centro abitato, sostenendo gli accordi di programma che hanno consentito in poco tempo di realizzare il consistente potenziamento del nostro porto. Proseguiremo su questa strada per garantite un futuro ai nostri giovani fatto di prospettive di lavoro, mantenimento di un adeguato sistema di servizi (in primis quelli sanitari) e un miglioramento complessivo del benessere dei cittadini all’interno di un quadro di sviluppo economico diversificato in grado di coniugare la sopravvivenza della grande industria con le altre aspirazioni della città, dallo sviluppo del turismo, alla logistica portuale fino alla rigenerazione urbana, condizione necessaria alla ripresa di attività commerciali duramente compromesse dalla crisi.”

 

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