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Giovanni Caso confermato presidente Confesercenti

Giovanni Caso

GROSSETO – Giovanni Caso è stato riconfermato presidente provinciale Confesercenti. Vicepresidenti Amedeo Vasellini e Massimiliano Mei. È il risultato dell’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche dell’associazione di categoria. Assemblea che si è svolta ieri, in modalità on line, e a cui hanno partecipato anche Nico Gronchi e Massimo Biagioni, rispettivamente presidente e direttore regionali.

L’elezione è stato il punto di arrivo di un percorso partito un mese fa con nove assemblee di categoria e sette assemblee comunali che si sono svolte sui vari territori.

La rielezione all’unanimità di Giovanni Caso è anche la conferma dell’operato di questi quattro anni. Il presidente, nella propria relazione, ha ripercorso quanto fatto e gettato uno sguardo sul futuro, ma ha anche puntato i riflettori sulla situazione attuale.

«A distanza di un anno tutto è cambiato – afferma Caso -. Ora si parla di ritorno alla normalità, ma la normalità che conoscevamo ha comunque necessità di cambiamenti. Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi sono quelle su cui più di altre si è abbattuto e continua ad abbattersi il peso della crisi pandemica». Anche per questo il presidente chiede, alle amministrazioni comunali, di spendersi in ogni modo per garantire a bar e ristoranti spazi esterni che consentano loro di tornare a lavorare.

Confesercenti rivendica, anche davanti alle scelte del Governo, il ruolo delle associazioni di categoria che in questi mesi hanno continuato ad erogare servizi e fare da tramite rispetto alle disposizioni governative.

Caso ha ribadito il ruolo degli esercizi di vicinato, e della distribuzione commerciale diffusa che «sono la base per una città green a misura d’uomo, vicine alle persone, di grande valore economico e con una grande valenza sociale e socializzante». E le risorse del Recory fund devono servire anche per sostenere e garantire queste imprese.

Ha parlato poi di turismo, che molto ha sofferto quest’anno, ribadendo come siano «fondamentali, per la competitività di questo settore, le infrastrutture. L’assenza di infrastrutture adeguate è il limite fondamentale per la competitività del turismo ma anche un forte freno all’attrazione degli investimenti, e questo riguarda le strane, Due mari e Tirrenica, ma anche trasporti ferroviaria e aeroportuali».

Il presidente provinciale ha poi concluso ricordando le rivendicazioni che Confesercenti sta facendo nei confronti del Governo per «ridurre in modo considerevole la pressione fiscale per le imprese, semplificare gli adempimenti amministrativi, diminuire il cuneo fiscale e sostanzialmente produrre così aumento dei redditi che consenta anche il rilancio dei consumi interni che hanno un peso rilevante nel Pil».

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