FOLLONICA – «Follonica si prepara alla stagione estiva ma i problemi restano immutati» lo dicono In movimento per Follonica e Follonica nel cuore in un documento congiunto. «Potrebbero essere soltanto le condizioni meteo climatiche favorevoli ad attenuare il problema dei cattivi odori della Gora».
«Guardando la programmazione degli interventi del comune, in occasione dell’approvazione del bilancio, abbiamo notato che gran parte dei lavori che riguardano il sistema fognario e della foce del Petraia sono già slittati, come data di partenza, al 2022. Interventi importanti e complessi in verità, ma che non sono più rimandabili visto che basta un acquazzone ad allagare la città».
«Problemi che però, intuitivamente, non riguardano solo il centro e i quartieri di Senzuno, Cassarello e Salciaina: i rilevamenti Arpat del 1 Settembre 2020, avvenuti dopo un potente acquazzone, dichiararono la non balneabilità della acque in gran parte del litorale follonichese. A salvarsi dagli sversamenti dei liquami in mare, al contrario di quello che normalmente si pensa, fu il tratto di Senzuno fino al confine con il Comune di Scarlino» prosegue la nota.
«In quell’occasione “la diga in sabbia”, all’altezza del circolo Cala Violina, forse salvò la balneabilità della spiaggia di levante. In pratica per un giorno, visto che la stagione Bandiera Blu termina il 20 agosto, Follonica non ha perso, appunto, la Bandiera Blu. La sensazione pertanto è che ci sia bisogno di uno sguardo più profondo sul sistema di gestione delle acque meteoriche. Diverso il discorso per la Gora che è il tratto finale di un sistema complesso e che riguarda più Comuni, a cui pare si stia mettendo mano con il futuro “contratto di fiume”. L’ intento è positivo, speriamo però che lo strumento individuato non sia troppo leggero. Diversamente la non balneabilità nei pressi della Gora da permanente diventerà perenne».