Sanità

Marrini: «Se arrivano malati Covid da altre province dove metteremo i nostri?»

Ospedale Misericordia nuovo 2020

GROSSETO – “Le ultime esternazioni del direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, Antonio D’Urso, in risposta alle legittime preoccupazioni di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ci lasciano a dir poco sbigottiti”. Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia, interviene nella querelle tra il sindaco di Grosseto e il direttore dell’azienda sanitaria sul trasferimento dei pazienti covid dall’ospedale di Arezzo a quello del capoluogo maremmano.

“Non abbiamo avuto problemi a complimentarci con la direzione sanitaria per il lavoro svolto fino ad oggi in merito all’emergenza Coronavirus – spiega Marrini -, ma rimaniamo perplessi di fronte alle dichiarazioni di D’Urso, che critica la richiesta di chiarimenti del sindaco rispetto al numero di pazienti ricoverati da Arezzo al Misericordia, cifra che ogni giorno aumenta. Non si tratta di sovranismi o di mancanza di solidarietà, smentita peraltro dai fatti, ma di saper leggere i numeri e prevedere un purtroppo probabile, quanto prossimo, scenario: nei prossimi giorni i numeri dei pazienti contagiati potrebbero aumentare vorticosamente rischiando di travolgere il Misericordia”.

“Proprio ieri, l’aumento dei contagi è stato certificato dal passaggio in zona rossa di Grosseto, provvedimento che scatterà da lunedì 22 marzo – continua il coordinatore provinciale di Forza Italia -. Dove metteremo a quel punto i cittadini maremmani? Li manderemo a Civitavecchia? Voglio sottolineare un altro aspetto, nelle dichiarazioni di D’Urso, che ci lascia esterrefatti: affermare che Grosseto è stata un’oasi felice è una frase abbastanza irrispettosa nei confronti dei pazienti e degli operatori (medici, infermieri, Oss, personale dei trasporti, vigilantes, amministrativi, etc.) che da un anno lavorano sacrificando le proprie vite personali senza mai lamentarsi e proseguono ogni giorno anche se con profondo disagio e tra mille difficoltà. Forse se il direttore generale venisse più spesso a vedere di persona la realtà del Misericordia, invece di immaginarsela da 150 chilometri di distanza, si renderebbe conto di quanto siano fallaci le sue affermazioni”.

“A questo punto sarebbe meglio concentrarsi sulla necessità di incrementare il personale infermieristico e medico all’interno del Misericordia in modo da poter aprire ulteriori reparti Covid, se necessario, perché, a quanto sappiamo, quelli esistenti sono già in sofferenza – termina Marrini –. Sarebbe più opportuno, infine, focalizzare l’attenzione della Asl su altri grandi realtà ospedaliere aretine adeguandole all’emergenza, invece che trasferire i cittadini di quella zona in giro per la Toscana, con ovvi e gravi disagi”.

commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI