Cronaca

False società agricole evadono 800 mila di euro. Si fingevano agriturismi

Controlli Acquedotto del Fiora guardia di finanza

ORBETELLO – False società agricole per ottenere finanziamenti pubblici ed evadere il fisco. È quello che emerge grazie all’operazione “Galassia agricola”. La Guardia di finanza ha scoperto evasione per oltre 800 mila euro e 300 mila euro di finanziamenti pubblici. Dieci i soggetti, tra società e persone fisiche, denunciati per reati fiscali e danni erariali.

La Tenenza di Orbetello ha disarticolato un complesso sistema di finte società agricole che nel corso di un quinquennio hanno omesso complessivamente di dichiarare al Fisco oltre 8,5 milioni di euro, contestualmente evadendo 800 mila euro di Ivae fruendo indebitamente di fittizi crediti d’imposta per 400 mila euro.

Dopo l’avvio di un primo controllo fiscale nei confronti di una società artificiosamente “agricola”, i finanzieri hanno scoperto ben cinque società maremmane tra loro collegate, che nel corso di un quinquennio hanno sviluppato un vorticoso giro di fatture false finalizzato ad evadere il fisco, al riconoscimento di illegittimi crediti d’imposta e ad accedere illecitamente a finanziamenti comunitari all’agricoltura.

Sono state individuate cosiddette “società cartiere” prive di sostanza economica e di alcun bene strumentale/macchinario/attrezzatura per l’esercizio della paventata “attività agricola”, nonché senza alcun lavoratore alle dipendenze; tali società avevano l’unico fine di emettere fatture false per consentire ad altri soggetti economici della galassia societaria” individuata di detrarre costi fittizi ed avere accesso a contribuzioni ed agevolazioni pubbliche altrimenti non spettanti.

Dagli accertamenti economico-finanziari svolti dalle Fiamme gialle è emerso, inoltre, che per una falsa impresa “agricola” del gruppo, effettivamente operativa, in realtà: l’acquisto di diversi generi alimentari per “attività agrituristica” avveniva presso fornitori esterni e fuori dalla Toscana; peraltro, i dipendenti erano prevalentemente impiegati per attività alberghiera, di ristorazione e servizi di ricevimenti/matrimoni, e non invece – come avrebbe dovuto essere – per la cura e sviluppo dell’agricoltura; la stessa esercitasse anche attività prettamente finanziaria, come prestazioni di garanzia a terzi (attività che, già da sola, esclude la configurabilità di società realmente “agricola”).

Nel corso degli approfondimenti economici e documentali, oltre alle violazioni fiscali di cui sopra, è emerso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e contratti falsi per il fraudolento ottenimento di oltre 300 mila euro di finanziamenti dell’Unione Europea destinati a favorire lo sviluppo dell’agricoltura e delle colture.

Quattro soggetti sono stati quindi segnalati per i reati fiscali di dichiarazione dei redditi fraudolenta ed emissione/utilizzo di fatture false, nonché per falso ideologico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Un dettagliato rapporto è stato inviato sia alla Corte dei Conti per l’emergente ipotesi di danno erariale connesso all’indebito ottenimento di finanziamenti pubblici, nonché all’Organismo di gestione e pagamento dei fondi comunitari per il recupero delle somme indebitamente ottenute dalla società.

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