La celebrazione

Festa della donna, anche Ambra Sabatini tra i simboli premiati in Regione

Ambra Sabatini

GROSSETO – Cinque donne, cinque eccellenze della Toscana che si sono distinte per merito, volontà e ingegno. La Toscana premia le sue eccellenze in rosa nella Giornata internazionale dei diritti della donna e ricorda le conquiste sociali, economiche e politiche ma anche le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo. E lo fa in Consiglio regionale, con una cerimonia a cui hanno preso parte il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, i membri dell’Ufficio di presidenza e il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani. Ecco chi sono le premiate: Teresa Fornaro, ricercatrice all’Inaf di Firenze, è l’unica italiana tra i tredici scienziati che partecipano alla missione Mars 2020; Claudia Sala, responsabile del Mad Lab di Toscana Life Sciences, con il suo gruppo di ricerca ha individuato e brevettato per primo in Italia gli anticorpi monoclonali per la cura dell’infezione da virus Sars-CoV-2; Elisa Volpi, fiorentina, ricercatrice all’Università di Ginevra, vincitrice del premio internazionale Jean Blondel assegnato dall’European Consortium for Political Research (Ecpr), un’associazione che riunisce le maggiori università e associazioni di studi politici in Europa, per la migliore tesi di dottorato in scienze politiche, realizzata con l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole; Ambra Sabatini, atleta, a 19 anni ha fatto il record del mondo sui 100 metri nella categoria T63, in cui gareggiano gli atleti che hanno subito l’amputazione sopra il ginocchio e parteciperà alle paralimpiadi di Tokyo; Chiara Sacco, atleta di canottaggio, oltre ad avere ben 5 record del mondo nella disciplina indoor rowing e vari titoli di campionessa italiana, si è aggiudicata ben due ori sia nel doppio femminile con Federica Matteoli sia nel doppio mix uomo donna ai mondiali di canottaggio in Ungheria categoria master.

“Questa Giornata vuole essere un inizio o, meglio, un nuovo inizio” ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. “Abbiamo scelto questa data perché doppiamente simbolica: da un lato festeggiamo la ricorrenza dedicata alle donne, dall’altro ricordiamo che siamo alla vigilia di un anno dall’entrata dell’Italia in lockdown”. “Vogliamo testimoniare – continua il presidente – che proprio dal mondo delle donne, ancora troppo spesso messo in secondo piano, può e deve nascere la ripartenza della nostra regione e del nostro Paese. Le storie di queste cinque donne che premiamo sono storie di sacrificio, dedizione, studio, passione, ambizione e determinazione”. “Le storie di chi ha deciso di non arrendersi di fronte alle difficoltà, addirittura di andare ad esplorare l’ignoto per costruire, letteralmente, un pezzo di futuro” prosegue Mazzeo. “Queste cinque donne non solo hanno fatto grande la Toscana, ma hanno rappresentato, e rappresenteranno, l’Italia in Europa e nel mondo. Anche di questo dobbiamo dire loro: grazie”.

Il presidente ha rilevato che quello di oggi “è il primo appuntamento di una serie di iniziative che vogliamo diventino elementi distintivi di questa legislatura: la valorizzazione del talento, delle eccellenze, delle capacità di chi, proprio partendo dalla nostra regione, ha aperto le ali, come il Pegaso simbolo della Toscana, e ha iniziato a volare”. “Lo abbiamo fatto qualche settimana fa con Giulio De Angeli cui abbiamo conferito il primo Gonfalone della consiliatura” ha ricordato. “Lo facciamo oggi e lo faremo nel prossimo futuro aprendoci alla segnalazioni di tutte le consigliere e consiglieri regionali perché questa è e deve essere sempre più la casa di tutti i toscani e come tale deve accendere sempre di più la luce su coloro che, con il lavoro quotidiano magari lontano dai grandi riflettori mediatici, fanno grande la nostra terra nel mondo”.

Mazzeo si è detto “particolarmente orgoglioso” che le cinque premiate “siano tutte sotto i 40 anni. E non è un caso che provengano da mondi e realtà molto diversi tra loro. Anche questa commistione di scienza, ricerca, istruzione e sport vuole essere il simbolo delle tante facce rappresentate dalla nostra bella Toscana, una terra che dovrà essere sempre più luogo di opportunità e di eccellenza” conclude.

Il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani che “questa di oggi non vuole essere un’occasione di cerimonia, ma di rivendicazione, simbolo, segnalazione dei diritti delle donne che lavorano, emergono e portano attraverso il loro lavoro e la loro attività un contributo fondamentale per la società”. “I diritti delle donne – ha proseguito Giani – sono il termometro con cui si misura l’evoluzione di una società. E in un momento di grande disagio, soprattutto per i più giovani, la testimonianza di queste donne può contribuire, può alimentare quella tensione emotiva che serve per la ripartenza”.

Teresa Fornaro, la prima a ricevere il riconoscimento dalle mani di Eugenio Giani e Antonio Mazzeo, ha spiegato che “la mia storia è un segnale positivo di ripartenza dalle donne e dai giovani, perché io sono rientrata dagli Stati Uniti ad Arcetri grazie a un concorso per giovani ricercatori”. Anche Ambra Sabatini, premiata da Federica Fratoni e Antonio Mazzeo, ha sottolineato come la sua vita sia stata segnata da una ripartenza. “Nel 2019 ho avuto un incidente che mi ha tolto la gamba ma che mi ha dato altro – ha detto – e ora rappresenterò la Toscana a Tokyo”. Elisa Volpi, premiata da Marco Casucci e Antonio Mazzeo, ha commentato che “le disuguaglianze sono in crescita e tra le disuguaglianze c’è quella di genere; per una che ce la fa in troppe ancora, e penso anche ad alcune mie amiche, rinunciano ad affermarsi”. Chiara Sacco, premiata da Stefano Scaramelli e Antonio Mazzeo, ha raccontato come “lo sport mi abbia trasformato il corpo e la mente, dandomi forza e autostima. Oggi cerco di trasmettere tutto questo ai bambini a cui insegno”. Infine Claudia Sala, premiata da Eugenio Giani e da Antonio Mazzeo, ha dedicato il riconoscimento ricevuto “a tutte le colleghe del Mad Lab della Fondazione Toscana Life Sciences e a tutte le donne che, ogni giorno, si misurano con sfide importanti e lavorano per il progresso scientifico”.

A margine della premiazione, il commento degli altri componenti dell’Ufficio di presidenza. “Il coraggio, la gentilezza, la competenza, la tenacia delle donne apre strade nuove, genera percorsi di opportunità, libera possibilità per la Toscana tutta” dichiara il vicepresidente Stefano Scaramelli. “Questo riconoscimento punta a sottolineare l’importanza di scardinare ogni pregiudizio nei confronti delle donne. La necessità di fare politiche lungimiranti per rendere possibile e agevole l’occupazione e la leadership femminile. Dalle donne si può ripartire più forti e più giusti” conclude.

“Partecipo con vero piacere a questo evento che è riservato alla premiazione di cinque giovani donne che si sono particolarmente distinte in vari campi” dichiara il vicepresidente Marco Casucci.  “Oggi, come consuetudine, si celebra la Festa della donna, ma sinceramente ritengo che l’altra metà del cielo non debba essere ricordata solamente l’8 marzo, ma in ogni giorno dell’anno”. “Le donne – continua – meritano, infatti, costantemente la nostra attenzione e la massima ammirazione per quanto loro fanno quotidianamente.” “In particolare, penso che noi uomini dobbiamo impegnarci a fondo, in modo concreto e non solo a parole, per azzerare il grave e triste fenomeno della violenza perpetrata contro di loro che, purtroppo, è stata anche, indirettamente, alimentata dalla pandemia”. “Ecco, penso che solamente quando non ci sarà nessuna forma di costrizione psico-fisica verso le donne, allora noi uomini potremmo davvero essere in pace con la nostra coscienza” conclude Casucci.

“Confondere la giornata odierna come se fosse una festa qualsiasi penso sia un grosso errore” dichiara la segretaria dell’Ufficio di presidenza Federica Fratoni. “Piuttosto – prosegue – è il momento utile per attuare una riflessione e per fare il punto su cosa è, oggi, la parità di genere. Una uguaglianza che, nel merito, esiste già con le donne che sono uguali, se non migliori, degli uomini; purtroppo, però, c’è ancora bisogno di strumenti normativi, formativi e pedagogici perché si possa assistere all’affermazione definitiva di questa parità dovendo ancora ricorrere alle ‘quote’ e ad un opera di informazione continua e costante”.

“Penso – continua – che l’iniziativa promossa dal presidente Mazzeo, e condivisa dall’Ufficio di presidenza, sia fondamentale perché si vuole mettere in luce il lavoro, lo spirito e la passione che queste cinque donne hanno messo in campo per portare in alto l’onore della Toscana”.

“Viva le donne!è l’esclamativo che dichiara Diego Petrucci. E prosegue: “Viva le donne madri, mogli e lavoratrici instancabili. Quelle donne manager, operaie, avvocato, medico, disoccupate, quelle donne che si spezzano la schiena nei lavori più duri o in responsabilità enormi. Viva le nonne, le insegnanti, le donne delle forze dell’ordine. Viva le donne dipendenti della pubblica amministrazione, sono le più preparate e le più efficienti. Viva le donne in politica, sono le più oneste e affidabili”. “Viva le cinque donne che il Consiglio regionale ha premiato. E viva le donne scomode – continua -, quelle che facciamo finta che non esistano, quelle che passano la vita a prostituirsi su un marciapiede, a loro si chieda scusa perché non siamo capaci di difenderle. Anche a loro dedichiamo questo 8 marzo”.

Alla premiazione hanno partecipato anche le consigliere regionali Luciana Bartolini, Elisa Montemagni, Valentina Mercanti, Elena Rosignoli, Donatella Spadi.

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