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Bizzarri risponde a Vella: «È più facile criticare le amministrazioni comunali sulla stampa che assumersi le responsabilità»

Maurizio Bizzarri

SCARLINO – «Avrei soprasseduto volentieri al secondo post del signor Vella anche perché dal livore della risposta era palese che ho colpito nel segno ma viste le troppe inesattezze mi corre l’obbligo di puntualizzare» prosegue il botta e risposta a distanza tra Maurizio e Bizzarri e Antonino Vella. «Prima di tutto il conflitto d’interesse parentale piccolo o grande che sia c’è e resta e caso mai “il bue da del cornuto all’asino” non al cavallo come dice Vella, capisco che si senta un purosangue ma il proverbio non si può cambiare» prosegue Bizzarri.

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«Alla fine del secondo mandato in comune vicino ai 50 anni e non potendo godere della baby pensione (mi sembra) come lei, che le ha permesso ancor giovane di dedicarsi ai suoi hobby preferiti, sono tornato a lavorare senza vergogna, con orgoglio e nonostante ciò ho pagato sulla mia pelle un’indagine della Procura aperta su articoli di giornale, durata più di due anni altro che la “verifica non è stata fatta” è stata fatta eccome e ha dimostrato la mia onestà morale della quale vado fiero. Come quando, da sindaco, citavo le teorie sulle morie di pesci riferendo spiegazioni non mie ma dei tecnici di Arpat o dell’istituto Zooprofilattico, che poi ho visto con grande soddisfazione essere usate anche dai miei successori, evidentemente “panta rei”».

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Bizzarri replica a Vella: «Si faccia almeno un briciolo di autocritica»

«Sapevo che non era facile confrontarsi con lei, infatti invece di fare quel “briciolo di autocritica” richiesta ha approfittato subito per farsi pubblicità ed elencare le sue iniziative sociali fatte nel tempo dalle immersioni, al trekking, ai funghi alla ginnastica ecc. che erano anche tutte passioni per unire l’utile al dilettevole – continua Bizzarri -. E se non bastasse come Fonzie per non dire “ho sbagliato” ha provato a tamponare la doppia citazione del mio nome nel suo comunicato giustificandola con i due mandati consecutivi, dimenticando che sono stati due anche per Fedeli e addirittura tre per la Meozzi citati invece una volta sola, qualcosa non torna in questa arrampicata sugli specchi».

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«Certo è più facile criticare le amministrazioni comunali e i partiti sulla stampa che assumersi le responsabilità, all’uopo mi sovviene la sua breve esperienza di assessore alle politiche del Mare a Follonica durata neppure tre anni e non ricordata per i risultati eclatanti o la sua uscita dal gruppo dei verdi dei quali era stato uno dei pionieri. Ma questo non gli ha impedito di dispensare consigli e critiche per anni ai sindaci di Scarlino sui vari argomenti, Oscar Wilde diceva “tutti coloro che sono incapaci d’imparare si sono messi a insegnare”».

«Infine in merito all’argomento contestato al gruppo “Break the distance” leggendo il comunicato del comune traspare certamente inesperienza ma anche furbizia, nel fatto che prima i ragazzi sono andati a parlare dal sindaco Francesca Travison non entrando nell’argomento del progetto Sport e Salute e solo dopo hanno sollevato un “caso” sui social media e la stampa, per una proposta che personalmente mi solleva dubbi. Nel momento in cui le attività sportive specialmente le palestre private, sono molto colpite dal look down e i gestori aspettano come la manna dal cielo una possibile riapertura in sicurezza, se passata la pandemia trovassero anche la concorrenza di pseudo-palestre all’aperto sarebbe il colpo di grazia per questo settore. Mentre le palestre regolari pagano tasse e affitti se alcune associazioni potessero godere di spazi gratuiti offerti dai comuni senza altri oneri a carico, sarebbe una competizione sleale e non aiuterebbe un settore che campa con le gente comune che fa sport non agonistico aggravando la crisi cronica del comparto».

«Per quanto mi riguarda può finire qui Antonino, non replico più sennò si stucca, spero in futuro di incontrarti in piazza al Puntone magari alla festa del pesce a mangiare un panino con le sarde fritte come sanno fare solo gli amici dei circoli nautici e festeggiare la fine di questo annus horribilis».

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