Covid

Un’omonima muore e gli antivaccinisti usano una sua foto social per insultarla

odio social anti covid

ORBETELLO – La danno per morta sui social a causa del vaccino, la donna lo scopre e allerta la polizia postale. Al centro della vicenda, che la protagonista definisce “tragicomica”, c’è una giovane madre di Orbetello, la cui foto del profilo Facebook con lo slogan “io mi vaccino” è stata utilizzata per annunciare la morte di un’altra donna, sua omonima, ma di Biella.

«La mia omonima di Biella è morta davvero – racconta la giovane orbetellana – ma la foto del mio profilo è stata screenshottata e usata per far passare che la causa della morte fosse dovuta al fatto che la signora si era vaccinata contro il covid-19 e non vi dico i commenti che ho letto sotto, qualcuno ha scritto anche che me l’ero cercata».

Tutto inizia nella giornata di ieri con una strana richiesta di amicizia via social «Mi è arrivata la richiesta di amicizia con il nome di una donna che non riconoscevo e con la quale non avevo nessuna amicizia in comune – prosegue la ragazza – perciò sono andata a vedere il profilo e mi sono immediatamente resa conto che era di una “No Vax”. A un certo punto ho trovato anche il post che mi riguardava: lo screenshot di un articolo che annunciava la morte della mia omonima, un’operatrice socio sanitaria di Biella, con associato lo screenshot della mia immagine del profilo con lo slogan “io mi vaccino”, dando a intendere che la donna fosse morta in quanto si era vaccinata».

«Visto che nella mia immagine del profilo ho lo slogan “io mi vaccino”, cosa che spero di fare presto – aggiunge la cittadina lagunare – hanno ben pensato di collegare la mia presunta morte al vaccino anticovid. Insomma, per tutta la giornata di ieri, ho letto commenti del tipo “rip, te la sei cercata”, “povera scema era giovane”, oppure “ecco cosa succede quando ci si vaccina” con associata l’immagine di una bara. Questo è il favoloso mondo in cui viviamo, si specula sulla morte di qualcuno per fare passare un messaggio folle».

«Da parte mia – conclude la ragazza – ho segnalato il profilo a Facebook e allertato la polizia postale e già ieri sera il profilo dov’è comparso l’assurdo post era stato oscurato».

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