Cultura

Il teatro della scuola approda negli istituti della città: torna il progetto con Fabio Cicaloni

fabio cicaloni

GROSSETO – “Mai come oggi i nostri ragazzi hanno bisogno di lavorare sulle loro emozioni”. Così esordisce Fabio Cicaloni, pluripremiato in tutta Italia per i suoi spettacoli come regista e come attore-cantante, per presentare la XXIII Rassegna del Teatro della Scuola di Grosseto. “Una lunga tradizione quella del Liceo Rosmini, scuola di cui faccio parte con orgoglio dal 2006 e che da ben 23 anni crede e investe sulla didattica teatrale come metodologia vincente per arrivare ai ragazzi ed aiutarli a crescere come persone e come studenti”. Lunga è infatti la storia di questo evento della nostra città che ha sempre visto i teatri di Grosseto accogliere migliaia di bambini e ragazzi dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori.

Ma quest’anno la rassegna non può andare in scena nei suoi luoghi deputati, poiché l’emergenza pandemica non lo permette ed è per questo che Cicaloni, insieme all’inossidabile Gloria Lamioni, dirigente del Liceo Rosmini e all’attrice Irene Paoletti, che da anni collabora con l’organizzazione della rassegna, hanno deciso di non arrendersi ed utilizzare le risorse del PEZ (Piano Educativo Zonale elargito dalla Regione Toscana attraverso il Comune di Grosseto) e fondi di altri partner a sostegno della salute mentale dei nostri ragazzi, fra cui CoeSo, per dare la possibilità ai nostri giovani di lavorare sulle loro emozioni e partecipare a laboratori teatrali a scuola con professionisti del settore dello spettacolo. Una ventina di attori sono infatti impegnati nel condurre le ben 753 ore di laboratorio nei 15 istituti dei Comuni di Grosseto, Campagnatico, Castiglione della Pescaia, Civitella Paganico, Roccastrada e Scansano, che formano la Zona Grossetana.

“Il Rosmini è da sempre la scuola pioniera nel campo della formazione teatrale – aggiunge la dottoressa Lamioni – e ha trovato in Fabio Cicaloni la professionalità giusta per ideare, anche in questo momento di grande crisi sotto vari punti di vista, attività che mirano alla formazione della persona, in continuità dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole superiori, e chi ha partecipato o visto qualche giornata delle passate rassegne sa bene di cosa sto parlando. Intendo entusiasmi, emozioni forti, ragazzi che fioriscono in un contesto scolastico che, talvolta, avvertono invece come estraneo. Ragazzi che scolasticamente non davano alcun risultato e che, attraverso il teatro, trovano la chiave giusta per aprirsi al mondo e prendono coscienza delle loro grandi potenzialità”.

E di numeri da capogiro si parla infatti con la rassegna. Solo quest’anno, che non potrà avere spettatori in teatro, impegna fra organizzatori, formatori, docenti e alunni circa 1350 persone in lavori laboratoriali che vanno dall’animazione alla lettura fino alla costruzione di maschere, lavoro sui personaggi e storia del teatro, fra attività online e molte in presenza.

E proprio al Rosmini da mercoledì prossimo Fabio Cicaloni lancerà un nuovo laboratorio online, in continuità con il suo RosminiLab, che da anni porta in scena tanti spettacoli di spessore con gli studenti del Liceo. Stavolta si tratta di incontri settimanali di dizione e tecnica espressiva che partono dalla respirazione per approdare all’uso della voce, della maschera e dell’espressione vocale, strumenti indispensabili per parlare in pubblico in contesti ufficiali.

Tanti i professionisti grossetani che, oltre a Irene Paoletti, rispondono al Rosmini collaborando al progetto rassegna, da quelli del Teatro Studio a quelli di Arts & Crafts fino a registi, attori e ballerini, riconosciuti a livello nazionale e non solo, perché la Rassegna è anche lavoro per professionalità altre che entrano nel mondo della scuola.

Le scuole di Grosseto accolgono ogni anno con vero interesse la proposta del Rosmini e quest’anno i loro lavori saranno pubblicati sulla pagina ufficiale YouTube della Rassegna del teatro della scuola di Grosseto, un luogo in cui saranno depositati filmati documentari dell’attività svolta nelle scuole dai formatori e visibili a tutti, con la speranza che presto si possa tornare sul palco.

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