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Crisi edicole, Confartigianato si appella alle amministrazioni: «Aiutiamo il settore a rilanciarsi»

Mauro Ciani
Mauro Ciani, segretario di Confartigianato Imprese Grosseto

GROSSETO – “Tra i tanti settori che stanno vivendo una grave crisi, le edicole sono sicuramente ai primi posti e non solo a causa del Covid”. Così Mauro Ciani, segretario di Confartigianato Imprese Grosseto in occasione dell’iniziativa del Comune di Follonica che, grazie al fattivo supporto dell’assessore Alessandro Ricciuti, sta portando avanti un progetto di rilancio del settore, cercando di individuare nuovi servizi per allargare l’offerta disponibile presso le edicole e migliorarne quindi la redditività.

“Le molteplici e diversificate forme di comunicazione attualmente disponibili e le difficoltà che la carta stampata sta vivendo stanno causando la chiusura di queste attività – prosegue -. In questo scenario in molti si sono attivati per inventarsi nuove strategie per dare respiro alla categoria e salvare un servizio importante per i cittadini”

“Dopo le note vicende vissute dal Comune di Follonica, il progetto è ripartito da un incontro con tutti gli interessati che si è svolto il 2 febbraio scorso. Confartigianato, attraverso i propri funzionari di settore, sta partecipando fattivamente a questa iniziativa – precisa Ciani – un progetto che potrebbe garantire alle nostre imprese nuovi canali di vendita e di promozione e alle edicole un giusto margine di guadagno che potrebbe dare loro un po’ di respiro. Per questo rivolgiamo un appello a tutte le amministrazioni della provincia, affinché si crei un coordinamento su questo significativo progetto e si faccia ogni sforzo per armonizzare le norme e i regolamenti, in modo da consentire alle edicole di poter effettuare i necessari ampliamenti di attività con adempimenti semplici e certi.

La conclusione di Mauro Ciani parte dalla considerazione che le edicole sono “capillarmente diffuse sul territorio, hanno orari di apertura assai ampi, anche nei giorni festivi e sono da sempre un punto di riferimento per cittadini e turisti che desiderano acquistare riviste e giornali. Perché dunque non utilizzarle anche per promuovere e vendere servizi legati al turismo e al territorio- si chiede il segretario -. Ci sono molti ambiti di sviluppo che potrebbero essere percorsi e la maggior parte di essi non viene coperta dalla rete commerciale esistente. Per questo i nostri negozi non avrebbero alcuna ripercussione negativa sulle loro attività, mentre le edicole potrebbero trarne grandi vantaggi e altrettanti potrebbero derivarne per il cittadino e per il turista”.

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