Grosseto

De Martis attacca: «Via Clodia e Via delle Città Etrusche, il Comune abbandona i progetti del turismo lento»

Carlo De Martis

GROSSETO – “Tra il 2016 e il 2017 il Comune di Grosseto era diventato partner di due progetti di grande importanza per l’offerta turistica e culturale del nostro territorio: la ‘Via Clodia’ e la ‘Via delle Città Etrusche’. Due itinerari di straordinaria suggestione per il ‘turismo lento’ e di qualità, destinati ad inserirsi nel Sistema dei Cammini storici della Toscana, con uno snodo fondamentale nel sito di Roselle da dove partirebbero anche le direttrici per la Ciclovia Tirrenica ed il Parco della Maremma”. Carlo De Martis, capogruppo Lista Mascagni sindaco nel consiglio comunale di Grosseto”. Lo scrive Carlo De Martis, capogruppo Lista Mascagni Sindaco nel consiglio comunale di Grosseto.

“Purtroppo, dopo gli entusiasmi delle prime fasi registriamo da parte del Comune di Grosseto uno stallo, se non addirittura un disimpegno – aggiunge De Martis – Il tratto di nostra competenza della Via Clodia si è arenato, tanto che neppure sono state impegnate, se non in misura del tutto parziale, le risorse economiche della Regione Toscana. E dire che Roselle costituirebbe il punto di arrivo di un itinerario dalla enorme valenza turistica, che avrebbe il suo punto di partenza a Roma per snodarsi tra l’Alto Lazio, Pitigliano, Saturnia e Scansano.

La Via delle Città Etrusche dovrebbe invece partire da Roselle, raccogliendo dalla ‘Via Clodia’ un ideale testimone, e da lì muovere verso il comprensorio delle Colline Metallifere, dipanandosi verso Massa Marittima, Follonica e Monterotondo e ancora oltre, fino a collegarsi a Populonia, Volterra ed alla Via Francigena”.

“Peraltro il progetto Via delle Città Etrusche che vede quale capofila il Comune di Roccastrada e referente tecnico il Parco delle Colline Metallifere, era stato sposato dalla nostra Amministrazione solo qualche anno fa – spiega De Martis – Risale infatti al 2017 l’adesione alla lettera d’intenti da parte del Comune di Grosseto, che ancora nel 2019 si impegnava a realizzare l’itinerario siglando il protocollo d’intesa insieme ad altre dieci amministrazioni comunali. Ebbene, a distanza di neppure un anno, proprio nel momento in cui il progetto va a partire con l’approvazione del finanziamento della Regione Toscana di 80mila euro, che si aggiungono ai 20mila del Parco delle Colline Metallifere, il Comune di Grosseto risulta essersi sfilato, tanto da non comparire più quale partner negli atti ufficiali del progetto.

Una scelta della quale non conosciamo le ragioni, motivo per il quale ho interrogato il sindaco e l’assessore competente affinché spieghino il perché di questo disimpegno su due progetti fortemente strategici per il nostro territorio, che oltretutto comporta la rinuncia a finanziamenti e impedisce agli altri enti il completamento degli itinerari, che a Grosseto troverebbero un buco Destagionalizzazione dei flussi turistici e diversificazione dell’offerta costituiscono, oggi più che mai, le parole chiave. Ma se non vengono tradotte in azioni concrete, se manca la volontà di investirci seriamente, rischiano di rimanere solo parole al vento”.

“Il ‘turismo lento’, il turismo dei ‘Cammini’ e degli ‘Itinerari culturali – conclude De Martis – si stanno rivelando una proposta sempre più attrattiva e capace di restituire significativi benefici all’economia locale, non ultimo attraverso il coinvolgimento degli operatori turistici del territorio, dalle agenzie alle guide turistiche e ambientali.

Inoltre itinerari come la ‘Via Clodia’ e la ‘Via delle Città Etrusche’ permetterebbero di valorizzare i nostri tesori dell’entroterra, da Istia a Roselle, da Batignano a Montepescali, che da occasionale ‘periferia del turismo balneare’ diverrebbero finalmente parte centrale di un sistema turistico e culturale di grande respiro. L’auspicio allora è che l’Amministrazione comunale voglia riprendere in mano questi progetti, assegnandogli la priorità che meritano, magari coinvolgendo anche gli operatori locali del settore affinché possano fornire il loro contributo”.

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