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Cna Fita: «Allerta meteo e piano neve non devono bloccare gli autotrasportatori»

Gianfranco Del Poeta
Gianfranco Del Poeta, portavoce di Cna Fita Grosseto

GROSSETO – “Le previsioni meteo di questi e dei prossimi giorni hanno portato ad attivare le procedure per il Piano neve di Viabilità Italia. Il modus operandi, come i recenti fatti avvenuti nel nord ovest hanno ribadito, è quello di contingentare l’accesso dei mezzi pesanti alle infrastrutture autostradali, fino ad arrivare a limitare la circolazione con decreti prefettizi sui territori coinvolti dalla perturbazione: piano, questo, che ancora una volta graverebbe sui nostri autotrasportatori”, spiega Gianfranco Del Poeta, portavoce di Cna Fita Grosseto.

“Bloccare la categoria veicolare invece di cercare nuove soluzioni e capire cosa fare per evitare i disagi – prosegue – è assolutamente inaccettabile. Questa categoria è l’attore principale di un settore strategico per l’economia, ma le nostre aziende, come quelle di tutta Italia, hanno bisogno di infrastrutture sicure e sostenibili.

Pur pagando il più alto pedaggio autostradale europeo, ad ogni bollettino meteo diramato i trasportatori rischiano di non poter portare a termine i propri doveri: spesso bloccati o impossibilitati a continuare il viaggio per pochi centimetri di neve nonostante i mezzi, come giustamente previsto dalla legge, siano equipaggiati con tutti i dispositivi utili a farvi fronte (gomme antineve e catene).

Noi autotrasportatori siamo i primi a voler circolare in tranquillità e in sicurezza, ma vedere attuato un blocco alla circolazione solo perché è più conveniente e ‘sicuro’ chiudere le principali arterie, invece di prevenire i rischi e pulire la sede stradale, non è accettabile in un paese evoluto come il nostro. Non stiamo parlando di metri di neve ma di leggere precipitazioni che potrebbero essere tranquillamente neutralizzate con una fase di prevenzione semplice: intervenire in anticipo con mezzi spargisale e potenziando quelli addetti allo sgombero della neve.

La competitività di un intero sistema – conclude – non si crea e si mantiene penalizzando o danneggiando sempre e solo una categorie che, piaccia o no, è strategia e vitale per l’intera nazione”.

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