Scarlino

Vella: «Non bastano i lavori allo svincolo del Puntone per risolvere i problemi delle strade»

PUNTONE

SCARLINO – “Nell’ultimo Consiglio Comunale di Scarlino di fine 2020 è stato approvato lo schema di convenzione fra Comune di Scarlino, Provincia di Grosseto e la società Promomar per la realizzazione della nuova viabilità del Puntone necessaria per risolvere l’annoso problema del caotico traffico estivo”.

A parlare è Antonio Vella.

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“L’assessore all’urbanistica Cesare Spinelli – prosegue -, nel presentare l’importante documento, conclude dichiarando: “Stiamo per ottenere quello che i cittadini si sono sentiti promettere per anni da chi ci ha preceduto”. Peccato che nel comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale di un anno prima, datato 5 novembre 2019, nel quale si presentavano i risultati di un’assemblea pubblica del giorno precedente cui avevo partecipato con attenzione, ascoltando e prendendo appunti su quanto dichiarato dai vari relatori (l’amministratore delegato della Promomar Stefan Neuhaus, l’architetto Alessandra Cipriani, l’ingegnere Simone Guidoni, l’assessore all’urbanistica Cesare Spinelli ed, ovviamente, la sindaca Francesca Travison) oltre ad illustrare i meriti del progetto relativi alla viabilità ed alla sistemazione delle zone adiacenti, si concludeva con le parole: “Entro la prossima stagione turistica (estate 2020 ) vorremmo realizzare la rotatoria in piazza Dani per dare una prima risposta alla popolazione”.

In un comunicato stampa successivo, del 22 aprile2020, è stato presentato un documento ufficiale attestante le intenzioni e gli impegni presi da Promomar con il Comune di Scarlino, ed ancora una volta ci è stato dettagliato il percorso intrapreso ed i meriti dell’attuale progetto rispetto al precedente. Si concludeva con parole più caute: “Adesso non resta che attendere i tempi tecnici dei vari passaggi burocratici
e poi potremmo aprire il cantiere….sarà la rinascita del Puntone”.

Nel comunicato stampa successivo, del 31 luglio 2020, nel dettagliare nuovamente il sistema viario ed il nuovo assetto del quartiere, addossando all’emergenza sanitaria lo slittamento dei lavori e precisando l’impegno finanziario preso da Promomar in  776mila euro, si auspicava la convocazione della Conferenza dei servizi che avrebbe sancito l’avvio definitivo delle opere.

Ma se ancora mancavano questi passaggi essenziali, con quale spirito si facevano affermazioni irrealizzabili? Ancora una volta si è cercato di dare fumo negli occhi per procrastinare i lavori.

Altrove cantieri stradali sono stati aperti e sono andati avanti ( senza andare lontano , basta vedere il cantiere della via del cimitero di Follonica alla confluenza con l’Aurelia ) e forse, visto il moderato flusso veicolare, il periodo per opere stradali è quello giusto.

Praticamente si è ripetuto il teatrino che per anni ci è stato presentato da due giunte Bizzarri ed una giunta Stella: siamo a gennaio 2021 e siamo ancora ad ascoltare promesse da cui traspare evidente che l’unica beneficiaria di questa situazione è la Promomar che vede ulteriormente dilazionati i tempi degli impegni economici presi all’atto della convenzione.

Ma i problemi della viabilità non si esauriscono con lo svincolo del Puntone, infatti, contemporaneamente ai problemi del semaforo, da due anni da più parti viene chiesta la messa in sicurezza e la pulizia della strada provinciale delle Collacchie nel tratto che unisce Follonica al Puntone, ed anche per questa emergenza, a più riprese, ci è stato promesso l’interessamento.

Le nostre preoccupazioni sono date da rami e pini che andrebbero potati o messi in sicurezza visto lo stato vegetativo o la sporgenza sull’assetto stradale; inoltre lungo i bordi della strada e sotto i guard rail che delimitano la pista ciclabile si sono accumulati così tanti aghi di pino e non sono rimossi da così tanto tempo che hanno formato dei bordi interni alla strada di circa un metro per parte riducendone notevolmente la carreggiata.

Se non fosse per il pericolo dato dai ristagni d’acqua che non può defluire a causa del cordolo di aghi di pino e per i ciclisti obbligati ad invadere il centro carreggiata per non rischiare di scivolare, sarebbe anche piacevole vedere il bordo della strada segnato da due marciapiedi coperti di prato verde.

Purtroppo, vista l’esiguità e lo stato disastrato del fondo stradale pieno di buche, rattoppi, crepe e rigonfiamenti dovuti alle radici affioranti, secondo me i lavori sul quel tratto di strada non sono più procrastinabili. Anche per questi interventi non credo sia da invocare l’impossibilità ad operare a causa del Covid; ovunque capita di vedere cantieri stradali attivi di varie dimensioni per cui l’auspicio di molti
cittadini è che il problema venga affrontato in tempi stretti.

D’altronde il 23 settembre 2020 anche la Provincia (sotto la cui responsabilità ricade questo tratto di strada), aveva pianificato un intervento chiamando alla soluzione dell’annoso problema l’Azienda di Stato delle Foreste Demaniali, il Comune di Scarlino, l’Arcidiocesi di Siena, l’Istituto Interdiocesano per il sostentamento del clero oltre alle proprie competenze ed aveva fissato la data di intervento entro il mese
di novembre 2020.

Non vorremmo che anche questa operazione cadesse nel dimenticatoio e che, un giorno, qualcuno dovesse essere coinvolto in un incidente creato da pericoli facilmente rimuovibili” conclude.

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