Dalla diocesi

Il Buon Natale del vescovo: «Il Signore che viene colmi ogni vuoto e solitudine»

Rodolfo Cetoloni

GROSSETO – Il vescovo di Grosseto Rodolfo Cetoloni ha scritto una lettera per augurare buon Natale a tutta la Maremma. Di seguito il testo integrale.

Le piante, quando avviene la potatura, tendono a mandare ancor più in profondità le loro radici per ricevere dalla terra le sostanze necessarie a riprendere a germogliare e fiorire più copiosamente della stagione precedente.

Così sia anche per ciascuno di noi in questo Natale, al termine di un anno che ci ha fatto sperimentare come mai prima il senso della nostra precarietà e finitudine, del nostro limite e della paura di esso.

Natale, però, non viene solo quando ciò che ruota attorno a noi è “pronto” alla festa. Le luci, i segni esteriori, che abbelliscono le nostre vie e case, sono quel “di più” di cui umanamente abbiamo bisogno per dirci reciprocamente che è festa. Ma quando i segni esteriori sono più poveri, viene meno il senso della festa?

Auguriamoci di no!

Un Natale all’apparenza in tono minore; un Natale che subisce “potature” dolorose può aiutarci a fare come le piante: mandar più in profondità le radici della nostra vita, per riassumere con più consapevolezza la ragione per cui si fa festa. E la ragione è una: perché “il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua tenda in mezzo a noi!”

Così ci dice il Vangelo di Giovanni e così crediamo.

Il nostro Dio ha un nome che descrive questa sua missione: Emmanuele! Significa: Dio con noi! Quale motivo più grande e più bello può esistere per fare festa, cioè per far traboccare dal nostro cuore la gioia di avere un Dio tanto vicino, al punto da essersi fatto come noi?

Nessuno!

Recuperiamo, in questo Natale, il senso del silenzio che sa riempirsi di meraviglia e di stupore di fronte a quel Bambino dato per noi, tutto uomo e tutto Dio.

Recuperiamo il senso di relazioni purificate e limpide, proprio ora che ce ne sentiamo privati.

Un pensiero carico di affetto a tutti i maremmani e in modo speciale alle persone che vivono la sofferenza della solitudine, dell’isolamento, della malattia fisica o morale o che sono stati colpiti dal dolore per la perdita di una persona cara. Non siamo soli, mai! L’Emmanuele, il Dio con noi, va peregrinando di cuore in cuore, di casa in casa, di solitudine in solitudine, per mettere lì la sua tenda. Il Signore che viene colmi ogni vuoto e ogni solitudine col calore della sua presenza viva e vera.

Buon Natale!

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