Manciano

Coronavirus: in arrivo gli assegni per le imprese danneggiate

Manciano (municipio)

MANCIANO – Saranno recapitati per posta raccomandata, in questi giorni, da parte dell’amministrazione comunale a tutte quelle attività economiche danneggiate dall’epidemia da Covid 19, costrette a un periodo di chiusura, gli assegni di sostegno alle imprese.

“L’amministrazione comunale di Manciano – spiega il consigliere delegato al Commercio del Comune di Manciano, Andrea Caccialupi – avendo fin da subito compreso le difficoltà che molte imprese hanno dovuto affrontare durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e che ha causato una forte riduzione dei ricavi, ha ritenuto opportuno stanziare una somma importante da destinare a tutte quelle aziende costrette alla chiusura dall’emergenza sanitaria, sia perché obbligate dalla legge, sia perché interessate dal contagio, sia perché non abbiano potuto usufruire delle agevolazioni in materia di suolo pubblico. Tutte le imprese che hanno fatto domanda per ricevere il ristoro economico e che siano risultate in possesso dei requisiti, riceveranno un riconoscimento pari a un importo di 489,13 euro”.

“Ci sarebbe piaciuto – continua Caccialupi – consegnare personalmente gli assegni con una cerimonia pubblica ma le norme recentemente emanate non ce lo consentono e quindi siamo obbligati all’invio dell’assegno per posta raccomandata”.

“La nostra amministrazione – afferma l’assessore al Bilancio Roberto Bulgarini – porta a casa i risultati. Promette e mantiene. L’avevamo detto che ci saremmo impegnati per stare vicini alle imprese e ai cittadini e così è stato. Abbiamo fatto il possibile, in relazione alle potenzialità del bilancio e pur consapevoli che tale intervento non sia risolutivo, sappiamo di esserci impegnati nel venire incontro alle attività economiche del nostro territorio. Questo piccolo contributo è solo l’inizio. Questa azione concreta di aiuti alle aziende l’ha fortemente voluta il sindaco Morini per stare accanto alla gente in un periodo così buio. Il periodo di emergenza sanitaria purtroppo non ci ha abbandonati e attualmente stiamo vivendo in pieno la seconda ondata che comporta altre chiusure e altre perdite economiche. Ma noi continueremo ad esserci”.

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