Castel del piano

L’infermiere di famiglia per chi soffre di dipendenze e patologie croniche: al via il progetto “Fuori dal guscio”

tania barbi
Tania Barbi

CASTEL DEL PIANO – Si ampliano le prospettive di azione della figura dell’infermiere di famiglia e comunità, da qualche mese operativo nella Asl Toscana sud est.

Ospedale di Comunità e Servizio per le dipendenze – SerD sono i due ambiti del progetto “Fuori dal guscio”, partito nella zona Amiata grossetana della Sud est, che mette l’assistenza dell’infermiere di famiglia e comunità a disposizione delle categorie di persone che riconoscono di avere una dipendenza o affette da patologie croniche.

E’ importante ricordare che il ruolo dell’infermiere di famiglia si traduce nella presa in carico infermieristica delle persone con bisogni di salute già espressi, come continuità assistenziale, ma prevede anche un aspetto proattivo della cura che interviene prima dell’eventuale comparsa della malattia quindi con una funzione di prevenzione. Ed è proprio tale caratteristica che rende questa figura professionale poliedrica e adeguata non solo all’assistenza domiciliare ma specifica anche per la collaborazione con il personale medico e del sociale nella lotta alla cronicità e alle dipendenze e nella promozione della salute, educando le persone a stili di vita sani.

Da qui nasce il progetto come supporto al SerD e all’ospedale di Comunità di Castel del Piano, dove la professionalità dell’infermiere di famiglia e comunità si integra sviluppando interventi di prevenzione secondaria rivolti a pazienti con patologie croniche tra cui dipendenza da abuso di alcol, dal gioco d’azzardo, dal fumo, obesità, diabete, malattie cardiovascolari. Chi presenta queste problematiche di salute solitamente non si trova in una condizione grave di salute, ma necessita comunque di cure costanti e specifiche che possono essere garantite all’interno dell’ospedale di Comunità di competenza dell’assistenza sanitaria territoriale.

Il percorso di prevenzione parte da una segnalazione degli infermieri o medici di medicina generale alla coordinatrice dell’ospedale di Comunità e SerD, Simona Burresi, motivando la richiesta. La coordinatrice attiva l’intervento dell’infermiere di famiglia e comunità a seconda delle esigenze. Si tratta di un modello di cura basato sull’assistenza infermieristica che unisce tre ambiti di cura finora non così integrati, per una presa in carico multiprofessionale, continua e specialistica, focalizzata non solo sulle conseguenze della malattia ma contestualmente dedicata alla prevenzione delle cause.

“Il percorso ‘Fuori dal guscio’ nasce nell’ambito dell’implementazione dell’infermiere di famiglia e comunità nella Zona dell’Amiata Grossetana – spiega Tania Barbi, direttore infermieristico territoriale Zona Grossetana -. L’idea, maturata dai professionisti coinvolti nell’ambito nelle Cure Intermedie e nel SerD, è quella di individuare i bisogni più o meno nascosti legati alle dipendenze in soggetti particolarmente fragili sia dal punto di vista sociale che sanitario. L’intercettazione del bisogno assistenziale legato alle dipendenze permette la presa in carico della persona e, attraverso l’integrazione tra i servizi, l’identificazione del percorso assistenziale più idoneo”.

Per ulteriori informazioni sul servizio è possibile contattare dal lunedì al venerdì i numeri 0564 – 914635 per il SerD, dalle 11 alle 12 e 0564 – 914632 dalle 13 alle 14.

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