Istruzione e contagi

Cobas: «Insegnanti avvisati in ritardo dalla Asl della positività degli alunni. Senza isolamento devono andare a scuola»

Proteste Cobas e assegnazioni incarichi insegnanti
- Foto d'Archivio

GROSSETO – Ritardi nella comunicazione e nell’attivazione dell’isolamento per i docenti da parte della Asl. A denunciarli sono i Cobas che affermano come «a causa dei ritardi nella comunicazione ai docenti dell’avvio dell’isolamento in seguito al tracciamento dei contatti stretti, i docenti e i dirigenti scolastici si trovano spesso nella condizione di essere a conoscenza del contatto con positivo ma di non vedersi attivare il provvedimento di isolamento se non dopo alcuni giorni».

«I dirigenti non possono emettere provvedimenti per isolare il personale perché si tratterebbe di provvedimenti sanitari che non rientrano nelle loro competenze; al tempo stesso però si prendono una gravosa responsabilità nel non avvisare il personale e nel non isolarlo, perché potrebbero concorrere all’aumento di contagio. I docenti, allo stesso modo, se vengono a sapere di aver avuto contatti con un positivo non possono non segnalarlo; ma se il provvedimento della Asl non arriva e il dirigente non può isolarli, si trovano in una situazione di totale impotenza. In pratica, paradossalmente, non possono né andare a scuola né restare a casa».

«In mancanza della comunicazione della Asl, insegnanti e presidi non sono quindi messi in condizione di rispettare le misure di contenimento del contagio, loro malgrado. Ciò è gravissimo in generale, ma lo è ancora di più in ambiente scolastico, dove carenze di questo tipo possono mettere a rischio la salute di molte persone» proseguono i Cobas.

«L’ordinanza regionale 92 stabilisce che l’Asl deve avvertire il PdF/Mmg “tempestivamente”; conosciamo bene il carico di lavoro attuale dell’azienda sanitaria, ma non ha senso che non sia stato organizzato un aumento del personale e delle risorse in previsione dell’inverno, della riapertura delle scuole e della seconda ondata del virus. I medici, i dirigenti scolastici, i docenti non possono colmare il vuoto che si viene a creare se la Asl comunica con alcuni giorni di ritardo i provvedimenti di isolamento».

«Chiediamo che sia subito potenziato il servizio in modo che i provvedimenti sanitari di isolamento siano comunicati immediatamente. Chiediamo, inoltre, che siano attivati con la massima urgenza i tamponi rapidi per studenti e personale scolastico e che siano istituiti i presidi sanitari nelle scuole come previsto dalla normativa. E’ necessario farlo, per arginare catene di contagi e per garantire il diritto all’istruzione proteggendo al tempo stesso gli studenti, le studentesse e tutto il personale scolastico» conclude la nota del sindacato.

commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI