Grosseto

Coronavirus, 70mila euro per i musei non statali. Lauretti: «Il nostro appello è stato ascoltato»

Irene Lauretti
Irene Lauretti, presidente della rete Musei di Maremma

GROSSETO – Il ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha annunciato mercoledì 7 ottobre di aver aumentato di 20 milioni di euro le risorse a sostegno dei musei e dei luoghi della cultura non statali italiani, risorse che si aggiungono ai 50 milioni di euro del fondo emergenza imprese e istituzioni culturali, istituito dal Decreto Legge Rilancio, stanziati con lo stesso obiettivo a fine giugno. In questo modo il totale disponibile per sostenere queste realtà museali è di 70 milioni.

«In questo modo – ha spiegato il ministro in una nota – si potranno sostenere quasi integralmente le esigenze manifestate e permettere a queste istituzioni culturali di poter proseguire nella loro fondamentale attivita’».

Un finanziamento importante destinato ai tanti musei civici, ai musei diocesani e agli altri musei e luoghi della cultura non statali pubblici o con personalità giuridica (solo in Toscana sono 497 secondo i dati Istat 2018), che hanno fatto domanda. Le risorse saranno ripartite in misura proporzionale ai minori introiti derivanti dalla vendita di biglietti nel periodo che va dal 1 marzo al 31 maggio 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019, in particolare sulle mancate visite scolastiche e delle festività pasquali e ponti primaverili.

Soddisfazione per questa notizia è stata espressa da Irene Lauretti, presidente della rete Musei di Maremma che riunisce 50 tra musei, aree archeologiche e centri espositivi pubblici e privati della provincia di Grosseto.

«L’aumento delle risorse da parte del ministero è un fatto molto positivo – ha commentato – e darà un aiuto ai nostri musei, tutti non statali, in proporzione alle perdite economiche subite nel periodo del lockdown. Voglio ricordare che nello scorso mese di maggio i Musei di Maremma, insieme a Fondazione Musei Senesi, e all‘Associazione Nazionale Case della Memoria, avevano inviato al ministro un appello – sottoscritto da altri sedici sistemi museali toscani – e avevano promosso una petizione pubblicata su Change.org (che ha ottenuto oltre 1.200 firme) proprio per sollecitare un interesse a favore dei musei non statali».

«Il nostro appello è stato ascoltato e l’auspicio è che questo provvedimento – conclude Irene Lauretti – possa diventare una misura permanente a supporto delle attività che questi musei svolgono, regolarmente e con continuità e indipendentemente dai flussi turistici, a servizio delle loro comunità locali».

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