L'appello

L’Anpi chiude la campagna elettorale: «Al referendum votate no»

Manifestazione antifascista Anpi resistenza

GROSSETO – Il direttivo della sezione Anpi di Grosseto “Elvio Palazzoli” invita tutte le iscritte e gli iscritti, i simpatizzanti e i cittadini antifascisti a partecipare all’iniziativa di chiusura della campagna elettorale al proprio gazebo in piazza Dante venerdì 18 dalle 17 alle 20.

“Verranno distribuiti volantini e materiali per capire il significato del voto del 20 e 21 settembre – scrive l’Anpi – verranno proiettati videomessaggi di chiarificazione, che devono girare ancora di più sui social, ci sarà una diretta Facebook e dirigenti della sezione si alterneranno al microfono a spiegare le ragioni del no. Iniziative analoghe saranno tenute dell’Anpi in tutta la provincia di Grosseto come in tutto il paese. Invitiamo i nostri iscritti, i simpatizzanti e gli antifascisti a partecipare a tutte le iniziative analoghe dei vari sostenitori del no al referendum populista del taglio del Parlamento”.

“Il nostro presidente emerito, Carlo Smuraglia, partigiano combattente – prosegue l’Anpi – ha definito l’election day “un imbroglio”, che, mescolando tornate elettorali diverse tra loro, impedisce alle cittadine e ai cittadini di farsi un’idea chiara sulle questioni su cui sono chiamati a pronunciarsi. Ad oggi il 70% delle elettrici e degli elettori nei sondaggi dichiara di non avere le idee chiare sulle materie in esame, soprattutto sul referendum e sui programmi elettorali delle forze in campo. Il “partito degli astenuti” è valutato intorno al 40% del corpo elettorale e spesso è costituito dagli elettori democratici e antifascisti sfiduciati dalla corruzione e dal malaffare penetrato nella gestione della cosa pubblica. Questi sono soprattutto coloro che vogliamo convincere ad andare a votare e a tornare a pesare nell’orientamento democratico e antifascista delle istituzioni repubblicane nazionali, regionali e locali”.

“Infatti – aggiunge la sezione grossetana – è in gioco il futuro della nostra democrazia, nata dalla Resistenza, che il 20 e 21 settembre ha due cappi intorno al collo: la riduzione della rappresentanza, della separazione ancor maggiore tra eletti ed elettori, della riduzione del potere e del prestigio dell’istituzione parlamentare, fatta passare dalla propaganda populista per un bivacco di nullafacenti e di corrotti, per mettere il potere in mano ai pochi; il tentativo del far prevalere nel voto amministrativo una svolta a destra ed imporre un governo nazionale autoritario, nazionalista, antieuropeista, razzista e sovranista”.

“Viceversa gli ingenti fondi ottenuti dall’Unione Europea per fronteggiare la crisi sanitaria – spiega l’Anpi – sociale ed economica dovuta alla pandemia devono essere investiti dalle regioni per riconvertire l’apparato produttivo in senso verde, sostenibile per l’ambiente, per un sistema sanitario pubblico attivo nella comunità per la prevenzione, per un sistema di servizi sociali e scolastici pubblici al fianco dei cittadini, per un piano generale del lavoro che punti decisamente alla piena occupazione. Invitiamo gli elettori a votare nelle forze politiche antifasciste candidati e programmi che vanno in questa direzione”.

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