L'intervista

A tu per tu con Tommaso Ciuffoletti, l’esperto di vini che ama la Maremma e sogna il Giappone

Tommaso Ciuffoletti

SAN GIOVANNI DELLE CONTEE – “Mi piace sul tavolo, quando stiamo parlando, la luce di una bottiglia intelligente”. Pablo Neruda.

La mia intervista di oggi è con Tommaso Ciuffoletti, esperto di vini, che ringrazio e a cui chiedo subito un suo pensiero su queste parole del grande poeta cileno.

Che frase bellissima! Bellissima e vera, perché una bottiglia è frutto di una creazione dell’intelligenza dell’uomo in alleanza con la natura. Ed a sua volta quella bottiglia racconta una storia. Io vorrei fare solo bottiglie intelligenti! Mica facile eh! Ma ci si prova.

Tu sei nato a Firenze ma hai anche un forte legame con la Maremma e con San Giovanni delle Contee (Sorano). Perché?

In primis perché questo è il paese dove è nato mio babbo. Poi perché se ci penso ho trascorso per mia volontà molto più tempo a San Giovanni di quanto ne abbia passato a Firenze.

Quando ero piccolo chiedevo ai miei genitori di lasciarmi per mesi interi coi miei nonni e le mie zie. Poi quando ho preso la patente ho iniziato un andirivieni Firenze-San Giovanni che non oso immaginare a quanti chilometri ammonti oggi.

Infine perché questa è la terra che non smetto mai di abitare delle mie fantasie più belle. Che poi sono le stesse fantasie del me bambino che, per citare Ray Bradbury di cui proprio in questi giorni ricorre il centenario, ‘è il me di cui mi fido di più’.

E che cosa mi puoi dire di “Sciornaia” e de “La cantina del Rospo”?

Sciorno, a San Giovanni delle Contee, vuol dire matto. Ma in senso buono, quasi affettuoso. Quel che a Firenze sarebbe il bischero, il grullo. Sciornaia è il nome che abbiamo scelto per il nostro vino, un vino ad oggi ancora totalmente illegale, fatto in una cantina scavata nel tufo, senza elettricità.

Facciamo tutto a mano, riusiamo le bottiglie che abbiamo prima bevuto e abbiamo fatto di questa storia una speranza che il nostro paese non finisca disabitato come tanti altri che vedo qua intorno. La cantina dove facciamo questo vino l’abbiamo dedicata ad un rospo, che lì ci vive e periodicamente si fa trovare tra le botti e le bottiglie.

Da alcuni anni sei il content manager della piattaforma on line Treedom. Vorresti spiegarmi di cosa si tratta ed in che cosa consiste il tuo lavoro?

Lavoro per un’azienda bellissima, che pianta alberi in giro per il mondo, realizzando progetti di sostenibilità ambientale e sociale. Il mio lavoro è quello di creare i contenuti con i quali raccontiamo il nostro lavoro. Un lavoro creativo, per un’azienda che fa una cosa splendida.

Tommaso, hai un sogno nel cassetto?

Vorrei che San Giovanni delle Contee continuasse ad essere sempre il luogo dei sogni, per me e per i figli che un giorno vorrei avere. E poi, quando sarò vecchio, mi piacerebbe fare vino in Giappone, vicino Kyoto. Lo so che sembra un’idea sciorna, ma mi piace proprio per questo.

“Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà”, Antoine De Saint-Exupèry

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