
ORBETELLO – Le bandiere rosse tornano in laguna con la giovane candidata del Partito Comunista, l’orbetellana Eleonora Nesci, la venticinquenne che sostiene Salvatore Catello presidente della regione Toscana.
Il partito Comunista in Toscana corre da solo «Contro la destra ma anche contro una sinistra che ha tradito, strizzando l’occhio alle banche e ai poteri forti» chiarisce il leader nazionale Marco Rizzo, intervenuto all’auditorium Giovanni Paolo II per sostenere Catello e presentare la giovane Eleonora.
Eleonora Nesci lavora in una ditta di strumenti chirurgici e odontoiatrici, non ancora 25 anni, spiega così il suo impegno: «Per dire basta allo sfruttamento di chi produce la ricchezza, per i lavoratori noi chiediamo uguaglianza – dice la candidata -l periodo è critico, c’è bisogno di un cambiamento vero: le forze politiche che ci sono state fino a ora hanno fatto solo promesse e, per esempio, per quanto riguarda Orbetello, ma in generale tutta la provincia di Grosseto è stata abbandonata dalla politica toscana».
«Siamo la Cenerentola della Toscana – sottolinea Eleonora – le cose qui sono sempre andate peggiorando, le nostre donne devono percorrere tantissimi chilometri solo per poter partorire, la chiusura del reparto di maternità per noi è una ferita ancora aperta».
A passare ai temi regionali è il candidato presidente: «Come partito – spiega – abbiamo avuto una costante crescita, soprattutto tra i giovani, tra le classi popolari e i lavoratori, categorie abbandonate dalla politica, particolarmente da Pd, Lega e M5S, che noi vogliamo invece rappresentare e tutelare. Noi siamo la vera e unica alternativa alle tre forze politiche maggiori che per noi sono tutte la stessa cosa».
«Di fronte a questa emergenza sanitaria che sta diventando anche un’ emergenza economica – conclude Rizzo – noi rilanciamo il tema del lavoro, senza il quale non c’è dignità e forza in una nazione. Lo facciamo in Toscana, la Toscana che deve cambiare, la Toscana abbandonata dalla sinistra. Noi stiamo in mezzo ai lavoratori con la candidatura di un operaio».