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Cambi di appalto al Cup, Cgil: «Raggiunto l’accordo». Stoccata alla Cisl: «Sbagliato lo sciopero»

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GROSSETO – Siglato l’accordo tra sindacate e coopertaive in merito al cambio di appalto al Cup dell’Asl Toscana Sud Est (Grosseto).

«Riconoscimento degli scatti d’anzianità e degli straordinari in busta paga, Articolo 18, mantenimento del luogo e dell’orario di lavoro, mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi, superamento della carenza del fondo sanitario: sono solo alcuni dei punti, a tutela dei lavoratori globalmente interessati, di due accordi (siglati tra sindacati di categoria e cooperative) che regolano sulla provincia di Grosseto due parti del cambio di appalto del Cup dell’azienda Usl Toscana Sud Est» afferma la funzione pubblica della Cgil.

«Con senso di responsabilità, senza porre in atto azione dimostrative di mobilitazione, abbiamo raggiunto un ottimo e importante risultato per utenza e lavoratori. Siamo decisamente soddisfatti perché con questa contrattazione locale non solo abbiamo ottenuto miglioramenti contrattuali, ma è stato anche riconosciuto che il personale occupato in questa attività svolge un servizio indispensabile per i cittadini che va tutelato e qualificato, cosa che non si fa, certo, riducendo i diritti di chi lavora. Contrattare è la nostra attività primaria, per il futuro è sicuramente auspicabile un unico contratto ‘buono’ per tutto il settore interessato», commentano Salvatore Gallotta di Fp Cgil Grosseto e Massimiliani Stacchini (segretaria generale Filcams Cgil Grosseto).

IL PRIMO ACCORDO

Lo scorso 22 luglio era stato siglato alla presenza di Estar un accordo quadro per la gestione dei cambi appalti per l’affidamento dei servizi di front office da destinare alla aziende Sanitarie della Regione Toscana. Accordo quadro che ha visto la sottoscrizione tra sigle sindacali, il Consorzio Nazionale Servizi e le cooperative vincitrici e subentranti nell’appalto. L’accordo regionale, nella trattativa tenuta a Grosseto tra sindacati e cooperative esecutrici per una parte del cambio di appalto per il Cup locale, è stato implementato ed ampliato con consistenti integrazioni migliorative a favore dei dipendenti, con l’intesa firmata tra Fp Cgil, Cisl e Uil di categoria e la cooperativa sociale “Sintesi e Solidarietà”. “E’ stato raggiunto un importante accordo sindacale per la tutela dei dipendenti che prevede decisivi passi in avanti. Vogliamo rivendicare gli elementi che nel nostro territorio abbiamo conquistato a favore dei lavoratori – spiega Gallotta -: la riparametrazione del part time a full time, la garanzia dell’anzianità al prossimo scatto, il riconoscimento dell’Articolo 18-Legge 300, il superminimo non riassorbibile per garantire il Ral, il mantenimento degli attuali scatti di anzianità, l’indennità regionale e provinciale, il superamento della carenza del fondo sanitario, il mantenimento dell’orario e del luogo di lavoro, il riconoscimento degli straordinari nella busta paga mensile e non nella banca ore, il mantenimento dell’attuale contratto a tempo indeterminato (anche la valutazione per il recupero di coloro che avevano il contratto scaduto o determinato ), il diritto di priorità del part time alle estensione oraria in caso di aumento ore del servizio e molto altro”.

IL SECONDO ACCORDO

Mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi alle stesse condizioni del precedente, riconoscimento dell’Articolo 18, possibilità di incrementare le ore e di verificare i livelli di inquadramento contrattuali, stabilizzazione degli straordinari ed anche la possibilità di verifica dei livelli di inquadramento contrattuali: sono solo alcuni dei contenuti, a tutela dei circa 15 lavoratori interessati, dell’accordo definito sulla provincia di Grosseto tra Filcams Cgil, Cisl e Uil di categoria e la cooperativa “Formula Servizi”, accordo che regola l’altra parte del cambio di appalto del Cup dell’azienda Usl Toscana Sud Est.

«Si tratta – spiega Massimiliano Stacchini, segretaria generale Filcams Cgil Grosseto – di un passaggio tra aziende dello stesso settore, passaggio che a differenza delle apparenze iniziali si è rivelato di non facile esecuzione. Alla fine abbiamo ottenuto dei miglioramenti delle tutele per i lavoratori. Ora più che mai abbiamo bisogno di un contratto unico di settore per salvaguardare i diritti di questo settore sottoposto a continui cambi di appalto».

Fp Cgil e Filcams Cgil lanciano anche un messaggio alla Fisascat Cisl: «Abbiamo trovato concettualmente sbagliato proclamare uno sciopero preventivo quando c’erano i presupposti a monte per chiudere un buon accordo. Soprattutto quando nel mezzo ad una pandemia mondiale c’è un servizio ad alta sensibilità per migliaia di cittadini, che per tornare a pieno regime e recuperare il pregresso ha già dato molti problemi creando enormi disagi. In assenza di problematiche sostanziali, e prima ancora di avere incontrato e conosciuto l’azienda vincitrice di un appalto, secondo noi il profilo giusto da tenere, tanto più in una fase così delicata sul versante sociale, doveva essere più sobrio. Chiuso questo capitolo, adesso a partire dalla richiesta di un buon contratto nazionale unico per questo appalto si riprenda a lavorare insieme in armonia, rispettando anche le nostre diversità. Dove lavoratrici e lavoratori vedessero peggiorare la loro condizione la Cgil non firmerà accordi, ma farà scioperi e lotte e continuerà a ricercare percorsi il più possibile unitari per provare a migliorare la condizione delle persone ed dei lavoratori tutti».

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