Grosseto

Poste, approvato l’ordine del giorno del centrosinistra per la riapertura degli uffici: «Ora sta al sindaco»

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GROSSETO – «Il Consiglio comunale di Grosseto ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal centrosinistra – Partito democratico e Lista Mascagni sindaco – con il quale è stato duramente censurato l’operato di Poste Italiane, che continua a tenere chiusi numerosi uffici postali nonostante il lockdown sia terminato ormai da tempo, e il sindaco è stato impegnato ad intervenire».

A scriverlo, in un comunicato, i consiglieri Catuscia Scoccati, Lorenzo Mascagni, Manuele Bartalucci, Ciro Cirillo, Marco Di Giacopo (Partito democratico), Carlo De Martis e Marilena Del Santo (Lista Mascagni sindaco).

«Le frazioni sono quelle maggiormente colpite – proseguono -: in particolare a Braccagni, Istia, Batignano e Roselle gli uffici postali continuano ad essere aperti a singhiozzo, con grandissimi disagi per gli abitanti, a cominciare dalle persone più anziane. Ma anche in città non va meglio, se solo si pensi che una succursale importante come quella del Casalone, che copre il quartiere di Gorarella, è ancora completamente chiusa».

«La situazione non è più tollerabile – dichiara Catuscia Scoccati (Partito democratico), promotrice dell’ordine del giorno –. In questi mesi in numerosi comuni del territorio è stato aperto un confronto con Poste Italiane, con i sindaci in prima fila. Ora anche il Sindaco di Grosseto potrà e dovrà intervenire, forte del mandato conferitogli dall’intero Consiglio comunale».

«Poste Italiane – aggiunge il consigliere Carlo De Martis (Lista Mascagni sindaco) – non vuole parlare di chiusure, ma di ‘razionalizzazioni’, un termine dietro al quale temiamo fortemente si nasconda la volontà di fare economie sul personale, a danno dei lavoratori costretti a lavorare con sempre maggiori sacrifici e a danno dell’utenza, ingiustamente privata di un servizio essenziale».

Con quest’ordine del giorno, che ha raccolto anche il contributo della maggioranza attraverso una proposta di emendamento condivisa con le opposizioni, Antonfrancesco Vivarelli Colonna è ora chiamato ad adottare tutte le iniziative più opportune per intervenire nei confronti di Poste Italiane e dei Ministeri competenti affinché questa situazione venga risolta.

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