GAVORRANO – “E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo tentativo di alienazione del Campeggio La Finoria e del Laboratorio Lea; da molti anni, infatti, il Comune di Gavorrano tenta disperatamente di vendere la struttura ricettiva. Tentativi che fin qui si sono conclusi inesorabilmente in tristi fumate nere”.
A scriverlo, in una nota, i consiglieri di minoranza Andrea Maule e Giacomo Signori.
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“Per moltissimi anni – proseguono – l’area del campeggio ha rappresentato per la comunità di Gavorrano un’importante arteria economica e sociale. Molte erano infatti le attività imprenditoriali che beneficiavano del flusso turistico de La Finoria, e quel campeggio tra i castagni per i cittadini gavorranesi era un chiaro segnale di vita.
Come è ben noto, anche la frazione capoluogo di comune vive il drammatico fenomeno dello spopolamento e dello svuotamento dei servizi. Ed è per questo motivo che le sorti del Campeggio la Finoria assumono oggi più che mai connotazioni di grande rilevanza. Quel campeggio, lassù in disuso, è il triste specchio di una frazione sempre più priva di cittadini, di attività e di servizi.
Nasce da questa premessa la mozione che abbiamo presentato oggi all’Amministrazione comunale. Nell’atto presentato chiediamo al primo cittadino di pubblicare, quanto prima, un ulteriore avviso esplorativo che non preveda come sola ed unica possibilità la “vendita” del campeggio, ma anche la “concessione”. Si preveda quindi la possibilità di cedere in locazione l’area ricettiva, offrendo ai soggetti interessati una concessione a lungo termine e con tariffa agevolata.
Con l’attuazione di questa misura, ove la maggioranza la accolga, si andrà a creare una ulteriore opportunità di ridare vita al Campeggio La Finoria e, di conseguenza, di contestualmente restituire dignità all’abitato di Gavorrano.
Dal nostro punto di vista una agevolata concessione dell’area da abbinare ad un più ampio progetto di collaborazione tra amministrazione ed imprenditori – concludono dalla minoranza – può portare a risultati importanti per l’intera comunità gavorranese”.