L'intervista

A tu per tu con Patrice Avella, il giornalista francese che si è innamorato della Maremma

Patrice Avella

SCANSANO – “Di una città non apprezzi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda” sono parole di Italo Calvino e questa intervista è rivolta ad un giornalista e scrittore francese, Prix Européen et Méditerranéen de la Fondation Jean Monnet à Paris con il romanzo “Rome criminelle”, che con il suo camper ha girato una larga parte di mondo e che alla fine ha scelto di stabilirsi proprio qui in Maremma, a Scansano. Il suo nome è Patrice Avella, e lo ringrazio .

Patrice, tu sei nato a Bourgogne, in Francia, anche se sei di origine italiana. Dal 2015 vivi a Scansano: vuoi raccontarmi come hai scoperto questo tuo amore per la Maremma?

C’è una storia curiosa dietro questa mia scelta di vivere in Maremma. Una scelta tutt’altra che casuale. Nella ricerca d’informazioni e documentazioni per un futuro romanzo, mi piace andare sempre sul posto prima di descrivere il paesaggio e l’atmosfera del luogo scelto per un capitolo. Da sempre mi piacevano le cascate di Saturnia, e le avevo scelte per descrivere un evento nel mio libro.

Con il mio camper ho girato la Maremma prima di trovare un agriturismo che poteva ospitarmi per la notte, come faccio sempre nei miei viaggi. L’agriturismo l’ho trovato a Pomonte, Scansano.  E da cinque anni non sono più ripartito, ahahahaha.

Da alcuni anni hai avviato una collaborazione con la casa editrice “Il foglio letterario” e con il direttore Gordiano Lupi vi siete conosciuti proprio durante un viaggio, non è vero?

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Quando arrivai in Toscana, cinque anni fa, all’inizio avevo in progetto questo romanzo, un thriller che doveva essere una trilogia. Il secondo volume si sarebbe svolto sull’isola d’Elba, cara ai francesi per la presenza di Napoleone Bonaparte in esilio. Come sempre col mio camper dovevo andare sul posto prima di scrivere un capitolo. Prima di scoprire l’isola e prendere il traghetto, ho desiderato visitare la città di Piombino con la più bella piazza del mondo, dicono i piombinesi, la piazza Bovio. In quest’occasione ho incontrato la simpatica coppia Dargys e Gordiano Lupi per caso. 

Con loro ho parlato di Piombino, Toscana, letteratura. Così ho lasciato il mio libro “Rome Criminelle” a Gordiano. Da quel momento, con Gordiano Lupi abbiamo scritto quattro libri insieme e da editore ha pubblicato già otto dei miei libri. Altri quattro saranno stampati nei prossimi mesi.

“E non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse” Milan Kundera.

Grazie a Patrice.

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