Follonica

Tortorella: «La lotta agli abusivi è giusta, grazie alla polizia locale per l’impegno costante in ogni settore»

Commissario prefettizio Alessandro Tortorella

Alessandro Tortorella

Gentile cittadino, senza alcuna polemica o strumentalizzazione politica (non ne sarei capace) ho letto con interesse ed attenzione il suo post a commento del lavoro della polizia locale che, oberata di impegni e incarichi in una ‘covid-summer2020’ si deve dividere (con l’esiguo personale) tra rilevamenti per incidenti, viabilità, rilasci permessi, verifiche amministrative per licenze commerciali ed occupazione suolo pubblico, controlli anticovid, servizi anti-movida molesta, sicurezza ambientale e per la collettività.

Certo, lo scrivente concorda che educazione, rispetto delle regole ed equilibrio contribuiscono alla crescita collettiva di ciascun cittadino e di una intera comunità. Ma prevenire, comprendere, essere cittadini attivi e consapevoli richiede tanta maturità. Vorrei essere il primo a poter constatare che chi non ha i titoli per commerciare non lo faccia di per sè, che chi parcheggia lo faccia correttamente e che chi si vuole divertire lo faccia in modo consapevole. E vorrei che la polizia locale potesse solo rassicurare la gente, senza interventi sanzionatori. Ma non sfugge anche a lei che il mondo in cui viviamo e in cui operiamo non gira esattamente così.

In tema di ‘abusivi da spiaggia’, evidenzio che il modo migliore per scongiurare la vendita abusiva sarebbe quello di ‘non acquistare’; senza ipocritamente far finta di ‘dimenticare’ che il venditore è di certo l’anello finale e più fragile di una precisa catena di illegalità e criminalità. Senza citare le tante persone che continuano a lamentarsi per l’inattività della polizia locale, tranne quando i controlli/verbali coinvolgono i propri diretti interessi.

Infine, nessun intento di spettacolarizzare l’attività del Comune e della polizia locale o infierire sul cittadino straniero, ma solo una evidenza dell’impegno profuso anche in quel settore e che rappresenta, ripeto, una porzione di quanto -a livello di consapevolezza e maturità sociale- tutti noi dobbiamo fare (ogni giorno), ma rimboccandoci le maniche ed operando in termini reali e concreti per il bene collettivo nel rispetto della libertà e della dignità di tutti, ma senza ipocrisie.

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