Magliano in toscana

Sagre, il sindaco replica a Magini: «Nessun intrattenimento, si informi meglio prima di parlare»

Diego Cinelli

MAGLIANO IN TOSCANA – “Leggo con stupore le affermazioni del presidente regionale di Assoartisti Confesercenti Andrea Magini sul tema sagre a Magliano perché o non si è informato, e questo sarebbe grave, o lo hanno male informato, e anche questo non sarebbe un bene, o peggio, è in malafede e questo sarebbe gravissimo”.

È dura la risposta del sindaco di Magliano Diego Cinelli ad Andrea Magini, coordinatore regionale di Assoartisti Confesercenti che sostiene come la decisione di far svolgere le sagre non aiuti gli artisti, anzi crei una concorrenza sleale.

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“A Magliano le sagre non potranno fare intrattenimento, né musicale, né con i tornei di carte – afferma il sindaco -, per questo resto stupito di fronte ad un attacco gratuito e privo di ogni fondamento che viene da una persona che ha spesso contatti con la nostra amministrazione. Sarebbe bastato alzare il telefono e chiedere prima di sparare a zero collezionando una pessima figura”.

“Sull’intrattenimento – afferma – in una situazione normale, e non è questa visto che noi li abbiamo vietati, gli organizzatori chiedono i permessi per il pubblico spettacolo. Poi decidono loro chi ingaggiare e quanto pagare. Perché chiamare in causa il Comune su un tema in cui proprio non c’entra nulla?”.

“Probabilmente – sostiene – avrei fatto meglio a fare come in altri comuni, cioè lasciare libertà nell’ambito della norma regionale, prevista dal governatore Enrico Rossi e non dal sindaco di Magliano, e non porre limitazioni e restrizioni. In quel caso chi voleva si organizzava ed il Comune avrebbe verificato solo il rispetto delle prescrizioni. Per venire incontro alle necessità di tutti, invece, abbiamo adottato decisioni che da un lato permettono solo alle società sportive di svolgere l’evento per poter pagare le spese della stagione e di gestione dell’impianto comunale, essendo rigidi sul rispetto delle norme sulla sicurezza, dall’altro tutelare gli esercenti limitandole ad un periodo ben preciso e con prescrizioni rigide”.

“Da altre parti non ho letto polemiche, pur lasciando massima libertà da parte dei sindaci, qui, invece, apriti cielo. Non sarà -conclude il sindaco – che è iniziata la campagna elettorale delle regionali e c’è voglia di sgomitare per guadagnare qualche consenso?”.

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