Dalla regione

Memoria, Giani: «La parola “antifascismo” deve stare nello Statuto. Depositata proposta di legge»

Eugenio Giani

FIRENZE – Per celebrare i cinquant’anni dalla nascita della Regione Toscana, il cui primo Consiglio regionale si insediò il 13 luglio del 1970, il sindaco del Comune di Stazzema, Maurizio Verona, ha consegnato al presidente dell’Assemblea toscana, Eugenio Giani, una copia della lettera autografata che il primo presidente della Regione, Lelio Lagorio, scrisse in occasione della sua visita a Sant’Anna di Stazzema, luogo del massacro nazista dell’agosto del 1944.

Giani ha ricambiato donando la statuetta del ‘festina lente’, una tartaruga con vela, che fu emblema della flotta del Granducato di Toscana, che “con la tartaruga rappresenta la lentezza e quindi la prudenza, e con la vela l’azione dell’andare avanti senza arretrare”.

E non si può arretrare, ha sottolineato Giani, di fronte alla necessità “di riaffermare, una volta di più, i valori della memoria, del ricordo e dell’antifascismo, di cui Sant’Anna di Stazzema è il luogo simbolo della Toscana”.

Un impegno, quello dell’antifascismo, che il presidente del Consiglio regionale intende formalizzare anche all’interno dello Statuto dell’Assemblea toscana. “In questo senso – ha detto durante la cerimonia di consegna della lettera di Lagorio, avvenuta nel cortile di palazzo del Pegaso – ho presentato una proposta di legge statutaria affinché la parola antifascismo, con il carico di significato politico, culturale e civile che essa rappresenta, sia presente dentro al nostro Statuto”.

Giani ha anche annunciato che nel prossimo mese di gennaio sarà riproposta l’iniziativa del ‘Treno della Memoria’, per continuare a “trasmettere la memoria e i valori dell’antifascismo e dell’antinazismo , così da fornire alle giovani generazioni gli antidoti a qualsiasi forma di dittatura, perché dobbiamo evitare, come sosteneva Gian Battista Vico, che la storia, secondo lui fatta di cicli e ricorsi ciclici che si ripetono, ci ripresenti una nuova forma di dittatura e di negazione delle libertà”.

Un impegno che riafferma con forza quanto già Lagorio aveva espresso nella sua lettera al Comune di Stazzema, doveva scriveva: “Da questa misteriosa quiete, qui dove passò la furia della tirannia, ricaviamo tutti una lezione e un avvertimento: ricordare, non dimenticare quanto costa la libertà, quanto è preziosa la pace”.

“La Regione Toscana, dal suo primo presidente e fino ad oggi, è sempre stata vicina ai valori della memoria e dell’antifascismo e mi auguro che lo sarà anche in futuro”, ha detto il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona.

Il dono consegnato al presidente del Consiglio regionale, ha spiegato Verona, “vuole rimarcare, simbolicamente, che il compleanno della Regione coincide con la visita a Sant’Anna di Stazzema del suo primo presidente per ricordare un passaggio triste della storia del nostro paese”.

Il sindaco Verona ha voluto anche ricordare che due anni fa, in occasione del 70esimo anniversario della Costituzione italiana, il Comune di Stazzema ha istituito l’anagrafe antifascista che, ad oggi, conta quasi 50mila aderenti.

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