Gavorrano

Maule: «Coronavirus in paese, no allarmismi ma aspettiamo risposte»

Andrea Maule

GAVORRANO – “Con viva preoccupazione stiamo seguendo in queste ore l’evoluzione del singolare caso di contagi da Covid-19 avvenuto pochi giorni fa nell’abitato di Gavorrano”. Inizia così una nota del capogruppo di minoranza in consiglio comunale a Gavorrano, Andrea Maule.

“Come è noto ai più, ma forse non a tutti – scrive Maule – una famiglia originaria del Bangladesh, ed un loro familiare convivente, sono risultati positivi al tampone dopo che il figlio di tre anni ha manifestato chiari sintomi da Coronavirus. Da subito abbiamo preso contatti con il primo cittadino; il quale, per onor del vero, ci ha tempestivamente informati sulla situazione. Ad oggi però vi sono ancora troppi punti interrogativi che la cittadinanza ci pone, pone agli amministratori tutti, e ai quali non sappiamo dare risposte certe. Occorre quindi trovare un giusto compromesso tra il non creare inutili allarmismi ed il rendere adeguatamente informati i cittadini tutti” .

“Il primo invito che vogliamo quindi rivolgere al sindaco Biondi – incalza il capogruppo di minoranza –  è quello di pianificare celermente una informativa tra la cittadinanza, perché è impensabile che una sua diretta Facebook arrivi nelle case di tutti, specie dei molti anziani ed extracomunitari che abitano il paese di Gavorrano. Non è forse il caso, ad esempio, di fare una lettera da consegnare in ogni singola abitazione? Gavorrano paese non ha migliaia di abitanti. Il secondo ed ultimo invito che indirizziamo al sindaco è quello di accertare con la massima diligenza ogni possibile esposizione al contagio che gli spostamenti della famiglia hanno determinato. A tal fine, ad esempio, ci segnalano che il padre del bambino lavora come ambulante in vari mercati della nostra provincia; da quando è tornato in Italia, in quali mercati è stato? Nessuno?”.

” Infine – conclude Maule – nel voler rimarcare a chiare lettere la nostra volontà di non creare inutili e pericolosi allarmismi, ricordiamo al sindaco Biondi che è lui in prima persona il responsabile della salute pubblica dei gavorranesi tutti, ed è per questo motivo che lo invitiamo a farsi valere nelle sedi opportune e soprattutto a non abbassare la guardia”.

 

 

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