Grosseto

Il centro di Grosseto si trasforma in una grande sagra: cinque appuntamenti con i menù della tradizione fotogallery

Presentazione "Facciamo centro Ristorando in sagra"

GROSSETO – Facciamo centro con “Ristorando in sagra” chiama a raccolta i grossetani per un giovedì sera all’insegna delle ricette maremmane condivise.

Questa l’iniziativa promossa dai ristoratori del centro storico della città per animare il capoluogo con proposte gastronomiche che valorizzino il territorio e che richiamino anche gli appassionati e i turisti della Maremma.

Sono 24 i locali che hanno fatto rete e che da giovedì 2 luglio (e per tutti i giovedì del mese) apparecchieranno offrendo menù a tema: si parte con il tortello e la scottiglia, per poi arrivare al cinghiale il 9 luglio, al porcino il 16 luglio, al baccalà il 23 luglio e alla “maialata” il 30 luglio.

Ogni cena avrà il costo fisso di 25 euro e ogni ricetta sarà preparata secondo l’estro dello chef e la filosofia del locale.

“E’ un’iniziativa che il Comune ha voluto patrocinare per dare un segnale di incentivo alla ripresa – dice l’assessore al Commercio Riccardo Ginanneschi -; di questa proposta apprezziamo anche la capacità dei ristoratori di fare squadra e di mettere a frutto esperienze diverse per valorizzare Grosseto, la sua storia e la voglia di rilanciarsi dopo un periodo di chiusura totale e una fase, come quella che stiamo vivendo, ancora ricca di incertezze”.

“Abbiamo deciso di fare questa cosa appoggiandoci all’iniziativa del Centro commerciale naturale del centro storico, ovvero l’apertura serale dei negozi nei giovedì estivi – spiegano gli organizzatori -. Noi ristoratori abbiamo così voluto dare un’ulteriore spinta a queste serate. Non esiste un’iniziativa simile, e siamo soddisfattissimi di essere riusciti a riunire insieme 24 ristoratori del centro, il 90% dei presenti. Si spera che il format funzioni e che si possa riproporre cambiandolo di volta in volta. Nel mese di luglio il nome dell’iniziativa è ‘Facciamo centro ristorando in sagra’, il prossimo mese potrebbe essere ‘in vino’ o in qualcos’altro”.

“Partiamo e vediamo come va – proseguono -. E’ un’iniziativa di pancia, fatta col cuore. Siamo così, si fa per il bene della città. Non vogliamo essere più bravi di nessuno, vogliamo essere solo noi stessi: dei ristoratori. Siamo già soddisfatti: mettere insieme 24 ristoratori del centro, che spesso si fanno concorrenza tra loro, è già un successo. In questa prima iniziativa, infatti, l’importante sarà riuscire a fare gruppo forte tra di noi. Dopo di che potremmo pensare anche a qualcosa di più grande. Un piccolo passo alla volta”.

“Abbiamo messo da parte qualche piccola discordia che poteva esserci tra di noi – continuano i ristoratori del centro storico -, abbiamo scavalcato lo scalino dell’invidia e ci siamo uniti, ristoranti e bar più piccoli e più grandi, più particolari e più spartani, perché siamo tutti sullo stesso piano e vogliamo tutti la stessa cosa: che le persone vengano in centro così da ripopolarlo e viverlo a pieno”.

“L’intento – vanno aventi gli organizzatori – è quello di realizzare un evento a cascata, così che possa lavorare il bar e il ristorante, ma anche i negozi di scarpe e di abbigliamento e tutti quelli che si trovano in centro”.

“Dopo il lockdown tutti abbiamo bisogno di ottimismo e positività – concludono -. Dobbiamo tornare a sorridere”.

Questi i ristoranti e bar che partecipano all’iniziativa: Artidoro, Bella Roma, Bistrot 19, Caffè Gallery, Canapino, Controbottega, Da Romolo, Il Giogo, 13 Gobbi, Gran Tosco, I Borgia, Il canto del gallo, Il melograno, L’archetto, L’uva e il malto, La cantina di piazza del sale, Locanda de Medici, Loft – Enoteca urbana, Lucignolo al centro, Movida, N. 9, Pickeat, Taverna Maniscalchi e Wineria.

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