Gavorrano

In ricordo di Elena Maestrini l’Auser dona un quadro ai suoi genitori Roberta e Gabriele

Elena Maestrini

GAVORRANO – La consegna di un quadro in ricordo di Elena Maestrini è l’iniziativa organizzata dall’associazione Auser in programma per domani pomeriggio. I volontari, da sempre vicini ai genitori Roberta e Gabriele, dopo la tragica scomparsa della figlia, consegneranno un quadro ai genitori per ricordare la giovane studentessa gavorranese, vittima dell’incidente Erasmus in Spagna nel 2016.

L’evento sarà trasmesso in diretta Facebook alle ore 17 dalla pagina dell’associazione.

Proprio nei giorni scorsi il padre di Elena, Gabriele Maestrini, che da anni combatte per fare luce sull’accaduto, si era appellato nuovamente alla magistratura.

«Elena – aveva scritto su Facebook -, era una delle 13 ragazze uccise in Spagna durante una gita culturale organizzata da Esn Barcellona, durante un progetto Erasmus. 1551 giorni di angoscia e disperazione, 1551 giorni di attesa di capire perché, chi è stato? Quali sono le responsabilità? Chi ha causato questa immane tragedia?

In questi 1551 giorni due tentativi di archiviazione per una inchiesta che dovrebbe inoltre aiutare ad evidenziare, e con intelligenza correggere, le criticità che hanno provocato questi omicidi. È assurdo e ingiustificabile quello che sta succedendo, il cosiddetto giustifica tre mesi ma non certo 51. Cosa mancherà ancora? Non lo sappiamo, cosa hanno fatti sino ad oggi? Forse hanno altri problemi? Sicuramente per noi li hanno, ma se vogliono dimostrare all’Europa intera di poter garantire giustizia e sicurezza ai nostri giovani che scelgono di studiare e soggiornare nel loro Paese dovranno dare voce al nostro dolore per dare giustizia a coloro che non ci sono più.

Chiedo a tutti voi, ai nostri politici di ieri, oggi è domani, di non dimenticare quanto è successo e ricercare in tutte le sedi istituzionali la verità è provare a migliorare le normative di sicurezza nel nome di loro. Se potete condividete – conclude Maestrini – questo grido di dolore affinché diventi virale e arrivi a tutti i profili conosciuti. Grazie».

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