Castiglione della pescaia

“Ventennalia feliciter”: a Vetulonia si ripercorrono i 20 anni dalla riapertura del museo archeologico

Museo di Vetulonia

VETULONIA – Sabato 27 giugno il Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia (Castiglione della Pescaia) festeggia venti anni dalla riapertura al pubblico, avvenuta nel giugno 2000, dopo i lavori di ristrutturazione dell’edificio.

«L’amministrazione comunale – anticipano gli assessori alla Cultura e Turismo Susanna Lorenzini e Walter Massetti, curatore dei progetti di valorizzazione delle aree archeologiche – sta organizzando una celebrazione commemorativa, che si aprirà alle ore 10.30, in piazza Vatluna, dove ha sede la struttura museale».

«Il sindaco Giancarlo Farnetani – spiegano Lorenzini e Massetti -, tutti gli assessori, i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione in carica, assieme a quelli di allora, presiederemo la cerimonia inaugurale con il taglio del nastro tricolore, un semplice gesto denso di significato che consentirà di ripercorrere, accompagnato dal racconto del direttore scientifico Simona Rafanelli e del suo staff, le numerose tappe di un itinerario ricco di eventi culturali e scoperte archeologiche che hanno segnato la storia di Vetulonia in questo lungo felice periodo».

«Il personale in servizio al museo – rivelano Lorenzini e Massetti – sta allestendo in tempi record, con il fondamentale apporto della Soprintendenza, una nuova esposizione che caratterizzerà l’estate dell’edificio nel cuore di Vetulonia e si concentrerà in particolare sulla storia archeologica nel nostro territorio, presentando reperti eccezionali ad oggi mai esposti, selezionati appositamente per questa annualità speciale, che celebra al contempo i venti anni del museo ed i centoquaranta anni dall’avvio della riscoperta dell’antica città etrusca ad opera del medico-archeologo Isidoro Falchi».

«Per tutto il 2020 – aggiungono i due assessori – l’amministrazione comunale ha stabilito che l’ingresso al Museo Falchi, come quello alle altre strutture presenti sul territorio, sarà gratuito e quindi, per accedere al godimento dei tesori custoditi nel museo, sarà sufficiente aderire alle misure di sicurezza nazionali estese ai luoghi della cultura: indossando le mascherine e rispettando il distanziamento sociale e nelle ore di apertura al pubblico si potrà visitare un nuovo prezioso scenario di cultura archeologica».

«Il Museo Falchi – sostengono i due amministratori – ha dato un incredibile impulso alla cultura castiglionese, creando importanti momenti di confronto e anche eventi di disseminazione e condivisione culturale, contribuendo anche alla vita economica della frazione vetuloniese».

«L’obbiettivo di chi come noi ha scelto di mettersi al servizio di un territorio – sostengono Lorenzini e Massetti – è quello di continuare a creare ulteriori opportunità di crescita e di miglioramento con l’aiuto della cultura. Per noi è stata un’esperienza molto impegnativa, ma gratificante e tutte le soluzioni adottate, nonostante le sempre minori risorse da dedicare a questo settore, sono state e sono ancora finalizzate a mettere in essere iniziative culturali a tutto tondo, archeologiche, artistiche, letterarie, teatrali e musicali, che hanno riscosso larghezza di apprezzamenti non solo in Italia, ma anche all’estero e di questo vogliamo ringraziare anche tutti coloro, in primis gli abitanti di Vetulonia, che in maniera volontaria, come singoli cittadini o in forma di associazioni volte alla promozione della cultura nel territorio, si sono resi disponibili a collaborare alla perfetta riuscita delle nostre manifestazioni»

Il Museo Falchi di Vetulonia è sicuramente un fiore all’occhiello per Castiglione della Pescaia e un polo culturale d’eccellenza dell’intera regione. L’ultima sezione aperta all’interno della struttura vetuloniese, l’angolo dedicato al poeta premio nobel Eugenio Montale, ha rappresentato un altro gradino di crescita nel cammino del museo e contribuito alla sua ulteriore visibilità, che si è immediatamente trasformata in un afflusso maggiore di visitatori.

«Lo scorso 27 maggio – aggiungono Lorenzini e Massetti – il Museo Falchi ha riaperto le porte, dopo il lungo lockdowun, ai suoi appassionati e fedeli visitatori, celebrando unicamente online, con un evento altrettanto speciale trasmesso in diretta fb che ha catturato oltre mille visualizzazioni, l’anniversario dei 140 anni trascorsi dalla prima passeggiata compiuta da Isidoro Falchi il 27 maggio, giorno del Corpus Domini, del 1880, passeggiata che ha deciso ad un tempo la riscoperta della città antica e la sorte della Vetulonia medioevale e moderna, che grazie ad essa ha potuto riappropriarsi del suo nome etrusco e del suo glorioso passato».

«Ad un mese esatto di distanza – concludono gli assessori – crediamo che siano stati messi in campo tutti i corretti e dovuti accorgimenti che consentano di allestire questa particolare giornata di festa “in presenza”, favorendo ulteriormente la graduale ripresa di un afflusso reale di visitatori all’interno della nostra struttura».

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