Politica

Opposizione: «Rinviare di un mese la tari non basta. Comune lontano dai cittadini»

Emilio Bonifazi

SCARLINO – «Quando apprendiamo notizie come quella di rinviare di un solo mese la prima rata della Tari, spostandola dal 31 maggio al 30 giugno, ci chiediamo se questa misura, a nostro avviso insufficiente, nasce da un ragionamento complessivo della drammatica realtà che stiamo vivendo e sia indice di un più ampia progettualità di aiuto e sostegno al territorio oppure no…» l’intervento della lista Per Scarlino in merito alle disposizioni del Comune per affrontare la crisi.

«A parer nostro è sintomo di lontananza e scarsa percezione di quella  realtà che tutti, cittadini ed operatori economici stanno subendo in conseguenza di questa emergenza sanitaria».

«Sono trascorsi ormai circa due mesi dalla presentazione della nostra mozione, purtroppo non accolta dal consiglio comunale, nella quale chiedevamo la sospensione della tassa di soggiorno, della Tosap ed il differimento di tutti gli altri tributi. Ci fa piacere notare che oggi si ritenga perseguibile una di quelle proposte che il nostro gruppo aveva  avanzato. Ma non basta. Ed osservando i Comuni a noi più vicini non possiamo non notare che se addirittura un commissario prefettizio, che amministra il Comune di Follonica, posticipa la Tari al 30 settembre una Amministrazione nel pieno dei propri poteri come quella di Scarlino non può fare altrettanto? La nostra Sindaca ed i suoi assessori hanno preso atto che altri Comuni quali Castiglione della Pescaia e Piombino (peraltro amministrato dal Centrodestra) hanno sospeso la tassa di soggiorno, la tassa di occupazione del suolo pubblico, quella sui parcheggi e differito a lungo gli altri tributi?».

«Siamo consapevoli che ogni territorio ha proprie caratteristiche e peculiarità, ma dagli altri spesso si può prendere esempio se si ha la capacità di ascoltare. Pertanto non solo sarebbe auspicabile seguirli, ma ricercare e proporre ulteriori azioni concrete e mirate per il Comune che si è chiamati ad amministrare. Posticipare di un solo mese la Tari è per noi dimostrazione di scarsa sensibilità ai reali bisogni degli scarlinesi. Come se in un mese i cittadini e gli imprenditori scarlinesi potessero ammortizzare le perdite derivanti da due mesi di inattività: inaccettabile!».

«Sappiamo perfettamente – ricorda Per Scarlino -, che le imposte sono uno dei mezzi che i Comuni utilizzano per erogare servizi ai cittadini e pianificare i bilanci, ma questa elementare regola vale anche per tutti gli altri Comuni che, dimostrando sensibilità e senso della realtà, hanno approvato provvedimenti in aiuto dei propri cittadini ed imprenditori. In situazioni eccezionali servono provvedimenti eccezionali che questa Amministrazione sembra non volere, o non sapere, applicare!».

«Apprendiamo con piacere che si sia chiesto all’Ato Toscana Sud la riduzione delle tariffe 2020 (peraltro un atto dovuto conseguente alla notevole diminuzione del flusso turistico ipotizzabile per questa stagione…) ma non può ridursi solo a questo o a fantomatiche promesse di altre iniziative ancora da concepire, mettere a punto ed attuare! Questa Amministrazione deve uscire dal proprio isolamento, dall’incubo di non poter soddisfare le promesse espresse in campagna elettorale e mettere in atto tutte le iniziative che possano permettere ai nostri imprenditori di proseguire la propria attività e di sopravvivere!».

«Noi – ricorda Per Scarlino -, come già anticipato sin dall’inizio dell’emergenza, siamo disponibili ad aiutare, ma fino ad oggi purtroppo non siamo mai stati coinvolti. Rinnoviamo pertanto ancora una volta la nostra apertura ad un confronto costruttivo, non solo con l’amministrazione, ma con il territorio, per condividere idee e proposte poiché il benessere della nostra comunità non è patrimonio di uno, ma priorità di tutti».

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