Grosseto

L’opposizione: «Dal sindaco solo propaganda. Così si costruisce una carriera nella ‘corte’ di Salvini»

Carlo De Martis

GROSSETO – “Con il suo ultimo video pubblicato su facebook, il sindaco è tornato a fare propaganda politica in modo del tutto improprio e inopportuno, utilizzando i locali del Municipio come fossero il suo ufficio elettorale e dimenticando, invece, che gli sono stati ‘temporaneamente affidati’ affinché amministri il Comune di Grosseto e gli interessi diffusi di tutta la comunità”.

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri comunali Lorenzo Mascagni, Carlo De Martis e Rinaldo Carlicchi.

“Allo stesso modo l’Ufficio stampa del Comune – continuano -, pagato dai contribuenti, deve lavorare per informare i cittadini e non per fare da megafono alla propaganda di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ormai impegnato solo a costruirsi una sua personalissima carriera politica nella corte di Matteo Salvini, a spese nostre.

In un momento in cui servirebbero proposte per uscire tutti insieme dalla situazione drammatica che stiamo attraversando, il sindaco gioca allo sfascio attaccando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e riuscendo pure a prendersela, nel più becero ‘stile leghista’, con gli ‘zingari che continuano a campeggiare nelle nostre stazioni‘, senza pensare che oggi abbiamo ben altri problemi e dimenticando che, in ogni caso, spetterebbe proprio a lui intervenire insieme al suo assessore alla Sicurezza.

Ma evidentemente, invece di pensare alla nostra città, Vivarelli Colonna è impegnato a pensare ad altro, senza neppure timore di finire nel ridicolo. Si pensi che attacca il presidente del Consiglio perché scavalcherebbe ministri e Parlamento nel prendere le decisioni, o perché troppo prudente nel disporre le riaperture.

Critiche legittime, ci mancherebbe, e magari in parte pure condivisibili, ma forse Vivarelli Colonna dovrebbe cominciare anche a guardare in casa propria e farsi un ‘esame di coerenza’.

Proprio in quest’ultimo periodo abbiamo registrato le più disparate ‘ordinanze contingibili e urgenti’ – per loro natura riservate a situazioni di assoluta eccezionalità e gravità – emanate dal sindaco in modo indiscriminato e arbitrario per situazioni del tutto ordinarie (si pensi all’abbattimento dei pini di viale Mascagni oppure al ripristino dell’attività sanzionatoria con gli autovelox), con ciò scavalcando non solo il Consiglio comunale ma la stessa Giunta nelle funzioni e competenze, tanto da scatenare anche il malumore di qualche assessore.

Ci pare allora quantomeno poco coerente che il sindaco oggi invochi ‘più buon senso, più ascolto, più reale e concreta partecipazione e concertazione, in una parola più democrazia‘, quando fino a ieri ha saltato a piè pari gli altri organi comunali, svilendo le funzioni del ‘parlamento’ e del ‘governo’ cittadino.

E che dire, a proposito di prudenza, di un sindaco divenuto celebre per chiudere le scuole a ogni refolo di vento? Oppure di quando lo scorso novembre, con l’Ombrone a sei metri e mezzo al Berrettino, preso dal panico evacuò mezza città contro le indicazioni dei tecnici, e tutto andò bene solo perché era domenica?

Governare una comunità è un mestiere difficile – concludono -, per esserne all’altezza occorrono competenza e senso della misura e, soprattutto, occorre lavorare ponendo al primo posto la coesione di tutte le anime della comunità e l’interesse dei cittadini, non il proprio ego o le proprie ambizioni personali”.

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