
MANCIANO – Continua a Manciano la polemia in seguito al post facebook del vicesindaco Luca Pallini che aveva mostrato di gradire un post con il Duce a braccio teso e la canzone Faccetta nera commentando con un sole sorridente.
Ad intervenire oggi sono alcuni rappresentanti politici locali e non.
I consiglieri di opposizione del gruppo consiliare “Tradizione e Futuro” composto da Giulio Detti, Hannah Lesch, Antonio Camillo, Eleonora Amaddii e Fiorenzo Dionisi, capogruppo del gruppo consiliare “Fiorenzo con i cittadini per i cittadini”, hanno scritto una lettera al sindaco «dopo il gravissimo fatto accaduto nella giornata di ieri».
«Premesso che il vicesindaco Luca Pallini nella giornata del 25 aprile dedicata al. ricordo della Liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista ha inserito in un post di un privato cittadino apparso su facebook un inequivocabile simbolo di apprezzamento, un sole ridente, per la canzone fascista Faccetta nera, pubblicata da detto cittadino unitamente all’immagine di Benito Mussolini».
«Considerato che il medesimo vicesindaco Luca Pallini rispondendo ad un cittadino che stigmatizzava l’episodio e nella assai poco credibile ricerca di una giustificazione al suo comportamento definiva il 25 aprile “una giornata di ricordo di una bruttissima pagina della nostra storia,” ribadendo con tali parole il suo disprezzo per la lotta di Liberazione».
«Preso atto che dopo l’avvenuta cancellazione del post da parte del cittadino titolare della pagina facebook dovuta con tutta evidenza al timore delle conseguenze giuridiche che ne avrebbero potuto derivare stante il contenuto del post stesso verosimilmente riconducibile al reato di apologia del fascismo, il viceindaco Luca Pallini in risposta alla domanda di un giornalista che gli chiedeva ragione di un simile comportamento, si scusava puerilmente affermando di aver voluto sempre condannare tutti gli estremismi non considerando evidentemente estremista il regime fascista alla luce del suo apprezzamento per uno dei suoi più conosciuti simboli, come è appunto la canzone riprodotta sul social».
«Considerato che il vicesindaco Luca Pallini ha prestato giuramento ai valori della costituzione Italiana nel Comune che, lo ricordiamo, è decorato per la resistenza e in cui si sono svolte le prime elezioni democratiche in tutta l’ Italia liberata chiediamo, in mancanza delle immediate inevitabili dimissioni di Luca Pallini, di provvedere alla revoca delle deleghe attribuitegli nell’ambito della Giunta. In mancanza di tale provvedimento verificheremo l’esistenza delle condizioni per una eventuale presentazione al Consiglio di una mozione di sfiducia alla Giunta da lei presieduta».
«“Faccetta nera” è una canzone scritta da Renato Micheli nel 1935 funzionale alla propaganda fascista per celebrare l’occupazione dell’Etiopia. Una canzone che è divenuta un simbolo popolare per le truppe in partenza per l’invasione dell’Abissinia. Questa premessa è dedicata a Luca Pallini, ancora vicesindaco di Manciano (speriamo per poco), e a quanti, purtroppo, affrontano con superficialità il tema del neo fascismo, perché sappiano di cosa si parla» afferma Italia Viva.
«In Africa le truppe italiane hanno commesso atrocità nei confronti dei popoli occupati e il razzismo espresso in quella tragica guerra di occupazione è una macchia indelebile nella storia del nostro Paese. Luca Pallini, il 25 Aprile festa della Liberazione dal nazifascismo, ha messo un like su Facebook a un post che inneggiava alla canzone Faccetta Nera. Le sue scuse in cui giustifica il gesto riducendolo ad un atto dettato da superficialità aggravano la vicenda e l’ignoranza da cui è stato dettato».
«Un vicesindaco di un Comune democratico e antifascista come Manciano non può permettersi di contribuire all’apologia di fascismo di un altro neofascista. Non può e non deve offendere il popolo italiano nel giorno che celebra la Liberazione dalla violenza, l’odio razziale, l’antisemitismo, dalle prevaricazioni, l’annullamento delle libertà di stampa, di opinione e di espressione.
Luca Pallini si è dimostrato, con il suo gesto, incompatibile e inadeguato al ruolo di rappresentanza che ricopre. Lo invitiamo a tornare ad essere un cittadino comune e a far tesoro di quanto ha causato, di studiare e comprendere la storia italiana e la Costituzione che detta le caratteristiche fondative e le regole del nostro Paese. Italia Viva chiede al sindaco che lo ha nominato e ai suoi colleghi di Giunta, ai consiglieri del Comune di Manciano di dimetterlo, di espellerlo dal gruppo di cittadini democratici che amministra attualmente la comunità. Viva la Liberazione ogni giorno dell’anno!»