GROSSETO – Un nemico invisibile ci costringe quest’anno a ricordare in modo inusuale la festa del 75° anniversario della liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.
Se anche non potremo ripetere i riti degli anni scorsi, ne faremo altri consentiti, e soprattutto al fondo del nostro pensiero permane intatta la convinzione di aver compiuto un nostro atto essenziale per la civiltà del nostro Paese e per l’intera umanità.
Il lascito imperituro di tutto ciò è la nostra Costituzione con il suo carattere antifascista che tutti siamo chiamati a rispettare ed ha operare per la sua realizzazione.
Voglio altresì sottolineare che la stessa Costituzione fu il frutto di una larga unità di tutte le forze che avevano partecipato alla liberazione della nostra Patria.
Il nemico invisibile di oggi, il Coronavirus, che sono certo verrà sconfitto perché l’umanità ha oggi i mezzi scientifici di poterlo fare, ci lascerà comunque un cumulo di problemi che richiederanno il massimo di unità nazionale per poterli risolvere.
Questo è l’appello, che con umiltà, da vecchio partecipante alla guerra di liberazione, sento il dovere di rivolgere a tutti i democratici.
commenta