Grosseto

Lega: «Perché non fare della scuola di Maiano Lavacchio la nuova sede dell’Isgrec»

Scuola Maiano Lavacchio (marzo 2019)

GROSSETO – “Perché non fare della scuola di Maiano Lavacchio, già nel possesso dell’Isgrec attraverso una convenzione trentennale con il Comune di Magliano, la nuova sede dell’Istituto?”.

E’ la proposta che lanciano il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi e l’onorevole Mario Lolini dopo l’appello lanciato dal presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna alla Regione ed al territorio per trovare nuove soluzioni per il trasferimento dell’Istituto dall’attuale sede della Cittadella dello Studente al momento inagibile.

“Dobbiamo prendere atto – sostengono Ulmi e Lolini – che dopo la riforma le Province hanno problemi economici ed anche un intervento di qualche decina di migliaia di euro può diventare un ostacolo insormontabile. Il patrimonio di studi, di volumi e di documenti di Isgrec dalla Resistenza all’esodo degli italiani di Istria e Dalmazia, dai Lorena al Risorgimento, per giungere alla rivisitazione dello sviluppo urbanistico di Grosseto, è degno di attenzione”.

“Un motivo per cui la proposta deve essere svincolata dalla propaganda politica, ma deve essere un vero contributo di idee. Per andare incontro all’Isgrec – affermano Ulmi e Lolini – è opportuno che tutti mettano in campo idee e risorse e allora perché non pensare alla Scuola di Maiano Lavacchio, luogo dell’Eccidio dei Martiri d’Istia, come sede?”.

“Siamo convinti – affermano- che il Comune di Magliano con il sindaco Diego Cinelli, così come ha messo a disposizione la scuola, possa favorire la realizzazione di un centro che oltre che alla Maremma porterebbe beneficio al suo territorio, ragionando di un possibile ampliamento della struttura. Nel frattempo l’Isgrec potrebbe accettare la proposta del Sindaco di Grosseto di usufruire di una delle sale cittadine da adibire, almeno momentaneamente, ad archivio e biblioteca”.

“Per far ciò occorre però la volontà di tutti. Servono i soldi – affermano Lolini e Ulmi – ma se vogliamo creare un’eccellenza è giusto che ci siano più attori protagonisti e non andare sempre a bussare alla Provincia o al Comune. Dunque saranno importanti i contributi statali e regionali, ma anche di quei comuni i cui sindaci hanno sempre dichiarato di credere nell’Isgrec e di volerlo salvare, passando così dalle parole ai fatti, per non dimenticare quelli privati, visto che abbiamo letto molti appelli e firme raccolte”.

“Se si facesse di Maiano Lavacchio la sede dell’Isgrec – affermano – si potrebbe concedere in comodato d’uso da parte del Comune di Grosseto la lavagna dei fratelli Matteini, custodita con cura nella stanza del sindaco, frutto di una donazione alla città della famiglia dei due Martiri”.

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