Covid19

Coronavirus: anche in questa settimana nessun nuovo positivo all’Argentario

Porto Santo Stefano

MONTE ARGENTARIO – “Anche questa settimana è trascorsa senza che nessun nuovo caso di positività sia stato segnalato nel nostro Comune”.

Così interviene Franco Borghini, sindaco di Monte Argentario, nei suoi aggiornamenti sulla situazione Coronavirus nel Comune.

“I positivi attuali risultano essere otto. Di questi, due signore sono ricoverate all’Ospedale di Grosseto in reparto malattie infettive. Si tratta della 68enne di Porto Ercole e della 73enne di Porto Santo Stefano. Entrambe stanno bene dall’infezione da Coronavirus ma sono precauzionalmente trattenute nel nosocomio per tenere sotto controllo altro tipo di patologie pregresse.

Due i domiciliati a Porto Ercole (maschi rispettivamente di 73 e 60 anni), il cui quadro clinico si è normalizzato e, nel caso del sessantenne, si aspetta l’effettuazione del secondo tampone di controllo dopo che il primo è già risultato negativo.

Rimangono domiciliati nella loro residenza i quattro soggetti componenti unico nucleo familiare, le cui condizioni non destano preoccupazioni tanto che due di loro sono già risultati negativi al primo tampone di controllo. Il quadro è quindi rassicurante e lascia ben sperare che, almeno nel nostro territorio, il peggio possa essere passato.

Non mi stancherò mai comunque di raccomandare prudenza e di mettere in pratica tutte le attenzioni ormai note (mascherine, distanziamento sociale e quant’altro) per i periodi che verranno indicati, di volta in volta, nei futuri provvedimenti legislativi.

Sul fronte del rilascio e gestione dei buoni spesa, ad oggi sono pervenuti agli uffici 197 domande da parte di nuclei familiari. Di queste 153 avevano i requisiti per essere accolte per un totale di 404 persone di cui 8 bambini con età inferiore a 3 anni.

I numeri stanno ad indicare quanto il provvedimento di sostegno fosse necessario e quanto sia stato importante averlo attivato con celerità ed efficienza.

Continua anche, con l’encomiabile collaborazione di Croce Rossa e Misericordia, la distribuzione domiciliare di prodotti alimentari e medicinali alle famiglie impossibilitate ad essere autonome. Lo sforzo economico per queste operazioni è garantito, oltre che dai contributi pubblici, anche dalle donazioni che generosamente sono affluite sul conto corrente che il Comune ha aperto e dedicato all’emergenza.

E’ auspicabile che a partire dal prossimo 4 maggio molte attività possano, almeno parzialmente e con tutti i limiti e restrizioni prevedibili, riaprire i battenti e cominciare ad intravedere la luce alla fine del tunnel.

Per quanto riguarda la ristorazione e la somministrazione in genere, è stata emessa dal presidente della Regione Toscana l’ordinanza 41, con la quale si stabilisce che da oggi 24 aprile è consentita, nel rispetto delle prescrizioni di cui all’ordinanza n.38/2020) la vendita di cibo da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e da parte delle attività artigiane. La vendita da asporto sarà effettuata previa ordinazione on line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce.

Una nota di chiarimenti pervenuta dalla Regione a seguito dell’emissione dell’ordinanza precisa che dette attività di asporto siano consentite anche nei giorni delle festività 25 aprile e 1 maggio, in quanto per quei giorni l’obbligo di chiusura è previsto solo per gli esercizi commerciali, siano essi di vicinato, medie e grandi strutture e centri commerciali. Nelle festività suddette potranno restare aperte le rivendite di giornali, farmacie e le parafarmacie.

La stessa ordinanza chiarisce e conferma che è consentita la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso e fertilizzanti.

Certamente – conclude – piccole aperture rispetto alla grande libertà pre-Coronavirus, ma elementi di grande novità e di grande speranza rispetto al periodo buio che ha caratterizzato i mesi di marzo e aprile”.

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