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Confesercenti: «Contro la crisi, sospendere la tassa di soggiorno e ampliare il suolo pubblico»

Enrico Tellini

ORBETELLO – «È necessario aprire un confronto sull’imposizione fiscale a livello locale, Tari e Tosap in primis». A dirlo Enrico Tellini, responsabile Confesercenti per la zona sud della provincia che cerca di individuare possibili soluzioni di sostegno alla situazione economica in cui si trovano esercizi commerciali, imprese turistiche ed enogastronomiche.

«È indispensabile ragionare insieme per aprire la fase due su alcuni aspetti anche localmente» continua Tellini che chiede ai Comuni della zona sud di rinunciare al gettito della tassa di soggiorno per la stagione estiva 2020. «Per il Comune di Orbetello da questo settore proviene un gettito di circa 700 mila euro. Il turismo è tra i settori che stanno subendo il contraccolpo maggiore, e necessita del maggior sostegno possibile. Crediamo che sospendere la tassa di soggiorno possa essere un contributo in tal senso, così i nostri operatori saranno più competitivi dal un punto di vista della promozione». Sempre per favorire il turismo, Confesercenti torna a chiedere l’estensione sino al 2033 delle concessioni demaniali balneari. «Se i comuni non andranno in questa direzione le aziende non potranno neppure accedere al credito. Per questo è fondamentale, per la loro stessa sopravvivenza, accelerare i tempi in questa direzione».

Tra le richieste che l’associazione di categoria fa ai Comuni quella di dare la possibilità agli esercizi pubblici di ampliare il suolo pubblico, così da garantire il distanziamento sociale tra i clienti, rinunciando alla tassa relativa.

Confesercenti chiede infine di sospendere «gli affitti ed i canoni di concessione di beni pubblici per il tempo necessario a superare l’attuale circostanza. Questo aiuterebbe senz’altro le imprese a compensare le perdite».

Richiamando la proposta delle opposizioni di Orbetello, Tellini ne sottolinea alcuni punti «…Il Dl 18 del 2020 permette agli Enti locali di utilizzare la quota libera dell’avanzo di amministrazione, nonché i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni in materia edilizia, per le spese correnti connesse con l’emergenza in corso…».

«Chiediamo, infine, più prudenza sulle spese discrezionali (ovvero quelle che drenano risorse economiche con dubbi ritorni commerciali). Bisogna, contemporaneamente, “tenere in vita” il tessuto sociale con il sistema economico: anche se distanti politicamente opposizione e maggioranza devono unire le forze, a favore delle nostre comunità».

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