Grosseto

Lettera aperta agli imprenditori: Lamioni scrive al sistema delle imprese della Costa d’Argento

Giovanni Lamioni

GROSSETO – Giovanni Lamioni, presidente della Confartigianato di Grosseto, scrive agli imprenditori della Costa ‘Argento. Una lettera aperta nel quale il presidente ha ricordato la vicinanza dell’associazione a tutte le imprese attraverso una serie di iniziative concrete di cui si è fatta promotrice nei confronti delle istituzioni locali e nazionali.

Carissimi Imprenditori Costa d’Argento

È con soddisfazione che prendo atto che le richieste da voi fatte coincidono con quanto da me più volte espresso in queste ultime drammatiche settimane. In ambito locale Confartigianato si è subito fatta portavoce delle difficoltà delle micro e piccole imprese chiedendo alle Amministrazioni l’immediata sospensione di tutta la fiscalità locale.

A questo proposito aggiungiamo che il Fiada, Ente Bilaterale Facoltativo costituito da Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl e Uil, del quale sono presidente, senza perdere tempo prezioso,  ha deliberato lo stanziamento di 300.000 euro provenienti delle proprie riserve per interventi urgenti a sostegno delle imprese artigiane della provincia di Grosseto. Mi sono inoltre impegnato, appena le condizioni lo consentiranno, ad andare in Regione per capire quali interventi Fiada potrà sostenere e questo per evitare una inutile sovrapposizione e per garantire la complementarietà con quelle che saranno le iniziative della Regione Toscana a favore della PMI. Vi ricordo che l’Associazione che presiedo in questi duri mesi ha espresso la sua vicinanza al territorio anche per quanto riguarda l’accesso al credito: abbiamo infatti già avviato  contatti con i nostri ConFidi  per ottenere la garanzia di liquidità che sarà necessaria per consentire la ripartenza dopo questo terribile momento.

Anche sotto il profilo delle richieste da sottoporre a livello nazionale le mie e le vostre sono speculari. Mi riferisco al fatto che, come voi, credo che le misure contenuto nel Decreto “Cura Italia” sono largamente insufficienti; personalmente sono convinto che servano almeno 100miliardi per far ripartire il nostro tessuto economico  produttivo. Al Governo chiederei inoltre non la sospensione dei tributi per i mesi di marzo ed aprile bensì la loro cancellazione: è evidente che le imprese a maggio non saranno infatti in grado di far fronte a tale pagamenti Credo che l’unica nota positiva emersa da questo Decreto sia quella relativa alla cassa integrazione in deroga per tutte le aziende. Come la cassa integrazione in deroga però anche quella ordinaria dovrà essere pagata direttamente dall’Inps, impossibile infatti chiedere che siano le aziende ad anticiparla. Seve poi maggiore attenzione per i  lavoratori autonomi e per chi ha partita iva,  quali non è accettabile pensare di versare loro una tantum di 600euro.

Infine vanno sostenute le famiglie con dei contributi immediati. Concludo dicendo che se il nostro Paese vuol cercare di dare impulso ad un’economia al collasso si deve pensare a un investimento di almeno 100miliardi. Una cifra che l’Italia, da sola, non potrà sostenere, per questo auspico l’intervento dell’Unione Europea con iniziative come quelle del corona bond.

Le vostre preoccupazioni sono anche le mie e come voi sono sicuro che se non vi saranno, già da aprile, interventi importanti la ripresa sarà reclusa all’Italia e anche in Maremma le aziende chiuderanno con la perdita di centinaia di posti di lavoro

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