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Pd: «Strage di alberi. Il Comune non controlla e gli operai fanno quello che vogliono» fotogallery

taglio alberi marzo 2020 foto di luca niccolini

SCARLINO – “Nei giorni scorsi gli abitanti della Zona 167 del Puntone hanno avuto una brutta sorpresa: gli alberi che rappresentavano il verde pubblico nella frazione scarlinese sono stati tagliati alla radice” scrivono dal Pd scarlinese.

“Gli alberi, soprattutto robinie (pseudoacacie), ma anche olivi ed altre specie, erano in perfetta salute – affermano -, come dimostrato dalle foto, e non rappresentavano nessun pericolo né tanto meno problematiche per il parcheggio sottostante, che infatti risulta perfettamente liscio ed in ordine”.

“Lo stupore e la rabbia degli abitanti hanno assunto toni ancor più accesi quando gli operai comunali interrogati sul perché stessero tagliando le piante hanno candidamente ammesso ‘abbiamo avuto carta bianca. Possiamo fare quello che ci pare. E poi quando dobbiamo tagliare il prato ci danno fastidio‘ – spiegano i dem -. Appare pertanto chiaro l’approssimazione, il dilettantismo e l’irresponsabilità con le quali l’amministrazione comunale organizza tali lavori: che cosa risponde il nuovo responsabile dei Lavori pubblici Renza Renzetti? E soprattutto, che cosa risponde l’assessore ai Lavori pubblici Luciano Giulianelli? Aveva ordinato lui questo irragionevole taglio e di conseguenza deve assumersi la responsabilità di una azione scellerata, oppure non ne sapeva nulla dimostrando la sua assoluta incapacità a coordinare ed organizzare i propri uomini?”.

“Qualunque sia la risposta, la richiesta del Pd scarlinese non può che essere una – continuano -: si dimetta e lasci il posto a chi possa fare meno danni di lui. In una società dove quotidianamente si auspica la salvaguardia del verde, si piantuma un albero alla nascita di ogni bambino insegnandogli ad averne cura nella speranza che ciò alimenti il rispetto per il mondo vegetale che ci circonda, che cosa fa la nostra amministrazione? Pensa bene di radere al suolo piante rigogliose, sane con fusti di oltre 30 centimetri di diametro che, svolgendo appieno la loro funzione, contribuivano a mantenere salvo il nostro ecosistema”.

“L’indignazione risulta ancor più accentuata dal fatto che molte delle piante appartenevano a specie ‘mellifere’, cioè particolarmente gradite alle api che, come noto, in questo momento sono a rischio estinzione – concludono -. Il Pd di Scarlino auspica che questa amministrazione ammetta la scelleratezza compiuta oppure sappia fornire adeguate giustificazioni in merito”.

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