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Grieco: «In cinque anni la Regione ha speso quasi 350 milioni di euro per le scuole»

Cristina Grieco

FIRENZE – “In questi cinque anni sugli edifici scolastici della Toscana sono stati finanziati lavori di adeguamento e rinnovamento per quasi 350 milioni di euro. Un intervento massivo ed urgente, realizzato con una sinergia di finanziamenti statali, comunitari e regionali, che deve trovare continuità in futuro, dato che la situazione delle strutture scolastiche, in Toscana come nel resto del Paese, è molto delicata. La maggior parte delle costruzioni è antecedente al 1975, quindi dell’entrata in vigore dei parametri di conformità attuali. Infatti solo un edificio su otto ha tutte le certificazioni richieste dalle normative vigenti. La Regione sul tema dell’edilizia scolastica ha fatto assai più di quello che era nelle proprie competenze, che sarebbero solo di programmazione, ma abbiamo ritenuto prioritario intervenire a supporto di Comuni e Province, nei casi di massima urgenza, per migliorare la qualità e la sicurezza degli edifici. E bisogna riconoscere che, dopo quasi vent’anni di sostanziale disinteresse, finalmente, a partire dal 2014, anche il livello statale ha ricominciato ad investire in maniera importante sulle strutture scolastiche”.
Ad affermarlo è l’assessore ad Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, all’indomani della comunicazione che lei stessa ha svolto in Consiglio regionale sull’edilizia scolastica in Toscana.

“C’è un percorso molto impegnativo da fare ed è indispensabile dare continuità ai finanziamenti statali ed europei, che devono essere erogati sulla base delle programmazioni delle singole Regioni”, precisa l’assessore Grieco. “Questa è la strada giusta. Possiamo dire di aver dato, in questi cinque anni, anche grazie all’ottima struttura tecnica, un contributo positivo ed importante per supportare gli enti proprietari. Mi hanno fatto molto piacere gli apprezzamenti per l’operato della Giunta ricevuti ieri in Consiglio, non solo dalla maggioranza ma anche da buona parte dei consiglieri di minoranza. Quando ci si impegna per dare risposte ai cittadini in termini di sicurezza e diritto allo studio, si deve prescindere dagli schieramenti politici e lavorare come comunità istituzionale. In vista del prossimo piano 2021-23 attiveremo anche un fondo di rotazione per supportare Comuni e Province nella progettazione”.

La Regione Toscana ha messo su questo capitolo, sia in termini di risorse finanziarie, sia nel ruolo di coordinamento nazionale, dal momento che l’assessore toscana Grieco è la presidente della commissione Istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni, risorse importanti, economiche ed organizzative. Nonostante le Regioni non abbiamo competenze dirette, infatti, nella legislatura che sta per concludersi la Regione Toscana ha finanziato, con risorse del proprio bilancio, ben 87 interventi urgenti per 21 milioni 600 mila euro. E vi è stato, innegabilmente, anche un cambio di passo a livello nazionale, favorito dalla presidenza toscana della commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni. A partire dal 2014 sono stati ripristinati i piani triennali di programmazione regionale degli interventi e sono state impegnate risorse statali e comunitarie per 7 miliardi sul territorio nazionale.

“Dopo la calma piatta che su questo punto abbiamo registrato dal 1996 al 2013, finalmente dal 2014 abbiamo a disposizione degli strumenti di programmazione che ci permettono di stilare graduatorie su cui far confluire le risorse statali e comunitarie”, aggiunge ancora l’assessore Grieco.

In Toscana dal 2015 ad oggi sono state finanziate, in base alla programmazione regionale, opere su oltre 400 scuole, con risorse stanziate di 345 milioni di euro. Gli interventi , oltre che nella costruzione di nuovi edifici scolastici, sono stati concentrati sulla messa a norma antisismica ed antincendio e sulla modernizzazione delle strutture. In Toscana, attualmente, risultano censiti 2.777 edifici ospitanti scuole statali. Di questi, 169 sono adibiti esclusivamente a palestra e 241 risultano non attivi perché in ristrutturazione o in costruzione oppure chiusi in attesa del finanziamento necessario alla messa a norma. All’interno di questi 2.777 edifici scolastici, secondo gli ultimi dati in possesso, risultano allocati i 3.221 plessi od istituzioni attive sul territorio regionale per l’anno scolastico 2019-20.

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