Storia

Prorogata a Massa la mostra sulle origini della cooperazione sociale in Alta Maremmaevento

Maremma com'era

GROSSETO – Visto il grande interesse, è stata prorogata fino al 15 febbraio nella Biblioteca Comunale Gaetano Badii di Massa Marittima, la mostra storico documentaria “Alle origini della cooperazione sociale in Alta Maremma: dalla Fratellanza Artigiana alla Cooperazione moderna”, organizzata nell’ambito di “Tesori di famiglia”, progetto aperto, promosso dalla Sezione Soci Coop Colline Maremmane per diffondere tra la cittadinanza l’importanza della tutela e della valorizzazione della memoria collettiva.

La mostra è curata da Gianpiero Caglianone, storico ben conosciuto a Massa, legato al Centro Studi Storici Agapito Gabrielli e all’Accademia degli Intronati di Siena, ed allestita in collaborazione con l’Archivio Storico dell’Unicoop Tirreno e con Promocultura, la cooperativa che ha in gestione dal 2018 i servizi della biblioteca comunale.

Il percorso espositivo, attraverso pannelli informativi, documenti d’archivio, articoli di giornale, fotografie e cimeli, racconta la genesi e l’evoluzione delle prime associazioni di carattere cooperativistico in questa parte della Maremma, tra le quali spicca la Fratellanza Artigiana di Massa Marittima fondata nel 1861 grazie ad Apollonio Apolloni, medico, mazziniano e garibaldino; egli, seguendo le orme della istituita Fratellanza Artigiana fiorentina (febbraio 1861), ebbe l’idea di fondare a Massa Marittima un Collegio Artigiano dipendente dall’associazione di Firenze, con l’obiettivo di emancipare i lavoratori attraverso il miglioramento delle loro condizioni economiche e morali, attraverso l’unione e la solidarietà.

La Fratellanza Artigiana, oltre a favorire la nascita di altri collegi maremmani e alto-laziali (Canino, Porto S. Stefano, Prata) continuerà la sua opera repubblicana fino al 1925, quando il fascismo impose la concezione corporativa e sciolse le associazioni come la Fratellanza Artigiana ritenendole, com’erano, antifasciste e ostili al regime.

Si dimostra dunque come la cooperazione fu dapprima il canale di diffusione delle idee repubblicane per poi diventare anche motore dal quale partirono molte delle iniziative emancipatrici del popolo massetano e che trovano ancora oggi pieno compimento nel ruolo che la Coop ha svolto e continua a svolgere, anche attraverso progetti come “Tesori di famiglia”.

Un ruolo centrale nella mostra è stato riservato alla riscoperta di una figura femminile sui generis, giornalista, giovane mazziniana e repubblicana scomparsa a soli 25 anni, Cecchina Lotti (1886 – 1911); consapevole delle disuguaglianze sociali e culturali di cui le donne della sua epoca erano protagoniste, cercò di opporvisi con l’audacia delle sue idee, così lungimiranti che risultano illuminanti ancora oggi.

La mostra, realizzata dal Comune di Massa Marittima e dalla Biblioteca Comunale Gaetano Badii in collaborazione con l’Archivio Storico dell’Unicoop Tirreno, sarà visitabile ad ingresso libero fino al 15 febbraio nei locali della Biblioteca Comunale, Piazza XXIV Maggio 10 il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 19 e il giovedì e sabato dalle 9 alle 13.

Info: tel. 0566906293, e-mail: prestito.biblio@comune.massamarittima.gr.it

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