Grosseto

Vivarelli Colonna in Regione, il Pd: «Il problema non è se va o no, ma la mancata visione sulla città»

Leonardo Culicchi

GROSSETO – «Non voglio entrare nella discussione dell’eventuale candidatura in Regione di Antonfrancesco Vivarelli Colonna: il problema non è se va o rimane, il problema è che alla guida di Grosseto ha dimostrato di non aver alcuna visione per la città se non quella finalizzata alla ricerca del suo consenso personale» così Leonardo Culicchi, segretario Unione comunale Pd.

«Non è un caso che, dalla sua venuta, l’ufficio stampa e lo staff del sindaco sono sempre più difficili da distinguere nei ruoli e nelle funzioni – continua Culicchi -. Le necessità personali ormai sono preponderanti rispetto a quelle istituzionali, l’aumento di incarichi e persone è tale che è stato necessario per il Comune dotarsi di un nuovo mezzo da sette posti affinché il sindaco possa portarsi dietro una squadra che filmi e racconti ogni suo spostamento. Su questo i nostri consiglieri stanno già scrivendo le interrogazioni per capire quanto costa ai cittadini la sua “macchina del consenso”».

«Una promozione personale nella quale vediamo il sindaco sovrapporsi anche nella presentazione dei lavori svolti dai suoi assessori – prosegue il segretario dem -. D’altronde, gli assessori, quelli scelti da lui, erano persone senza competenze né tecniche né politiche. In alcune deleghe abbiamo perso tre anni, e ancor oggi il loro contributo personale alla città è insignificante. Non poteva essere diversamente dato che nessuno di loro aveva mai fatto prima un solo giorno di esperienza amministrativa. Anche le deleghe affidate, importanti per la crescita della città, non hanno niente a che vedere con la loro formazione professionale. Immagino che la nostra e la loro fortuna sia stata solo nella bravura dei dirigenti e dei dipendenti che in quelle deleghe da anni ci lavorano».

«La parte politica che amministra oggi Grosseto ci racconta che, grazie a questa giunta, siamo diventati un modello da esportare, ci parla dei grandi risultati raggiunti – va avanti Culicchi -. La mia parola contro la loro? Chiedo allora a chi mi legge di osservare la nostra città durante il quotidiano che sia lavoro o tempo libero. Guardatevi intorno, puntate lo sguardo verso quel “benessere e bellezza” promesso e tirate le conclusioni. La sola necessità della giunta comunale è quella di fare annunci, enfatizzare quello che si è fatto senza preoccuparsi se poi tutto questo sia funzionale alla città».

«Vi ricordate l’enfasi per aver riportato le frecce tricolori a Marina? La pattuglia acrobatica nazionale doveva essere solo l’antipasto di una promozione turistica che avrebbe stravolto Marina e Principina – ancora il segretario -. Sono passate altre due estati e cosa abbiamo visto fare per promuovere l’attività turistica delle nostre località marine ? Praticamente niente».

«Il loro alibi è sempre stato trincerarsi dietro l’operato di “quelli che c’erano prima”, ma dopo tre anni e mezzo di governo questa scusa diventa ogni giorno sempre più flebile e risibile. Io prima non c’ero e chi c’era è già stato giudicato dalla città. Oggi ci sono loro, ma in tre anni non hanno gettato le basi per nessun progetto che ci rilanci, intrapreso un minimo inizio di cambiamento – conclude Leonardo Culicchi -. La realtà ci dice anche che la giunta Vivarelli Colonna da “quelli che c’erano prima” ha ereditato progetti pronti da realizzare, mentre loro cosa lasceranno a chi verrà dopo? Ci sarà un’opera, un progetto da sviluppare e continuare? Noi grossetani abbiamo gli occhi puntati su questa città, non su Roma e Firenze, occhi che stringiamo per cercare di vedere un futuro di cambiamento, l’arresto del declino ma purtroppo, oltre le ambizioni personali, non riusciamo a vedere altro».

 

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