MONTEROTONDO MARITTIMO – «Io non mi fermo ai ricatti del Comune di Piombino».
Così Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo e segretario provinciale del Partito democratico di Grosseto commenta la decisione dell’amministrazione guidata da Francesco Ferrari di licenziarlo da dipendete comunale di Piombino.
«L’atto compiuto dal Comune di Piombino – dice Termine – è grave perché mette in discussione innanzitutto la stessa funzione di rappresentanza sociale nell’ordinamento dello stato, consegnando quindi il diritto a svolgere incarichi istituzionali solo ai pensionati ed a coloro che hanno un reddito molto elevato».
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