Grosseto

Psicologi: in Maremma la professione è giovane e donna. I dati dell’ordine della Toscana

GROSSETO – Presentati i dati dell’indagine condotta dall’Ordine degli psicologi della Toscana sulla professione in Regione e nelle varie provincie, compresa quella di Grosseto. In Maremma, sono 235 gli psicologi. Oltre ad avere la laurea e l’iscrizione all’Ordine, che consentono l’esercizio della professione di psicologo, il 66,7% di questi ha conseguito la specializzazione. Ciò significa che ha effettuato ulteriori 4 anni di formazione, mentre il 19,3% sta frequentando un istituto di specializzazione in psicoterapia per conseguire il titolo.

«Lavorare per il benessere psicologico delle persone – ha detto Lauro Mengheri, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana – richiede un costante aggiornamento, previsto anche dal nostro codice deontologico, per adattarsi alle sempre nuove richieste che coinvolgono la salute psicologica delle persone. Lo psicologo è garanzia di professionalità competente e formata. Non si occupa solo di disturbi, ma lavora ed è inserito nei vari contesti anche sociali, scolastici e aziendali, per promuovere salute e benessere».

Secondo quanto rilevato dall’indagine, il 35% degli psicologi ha conseguito anche altri titoli di studio oltre la laurea (master di I e II livello o perfezionamento), mentre l’84,2% dichiara di partecipare costantemente a corsi di aggiornamento.

Inoltre, in provincia di Grosseto la professione è giovane e donna: fra gli psicologi maremmani che hanno risposto al questionario, infatti, l’87,7% è donna (dato leggermente superiore a quello che si evince dall’albo regionale, dove su 235 psicologi operanti in provincia di Grosseto l’86% è di sesso femminile), con un’età media di circa 40 anni e un’anzianità di professione di 11 anni. Di questi, il 93% si occupa di “Psicologia clinica e della salute”, il 33,3% di “Psicologia dell’educazione”, il 17,5% di “Psicologia giuridica e forense”, il 17,5% di “Psicologia dell’orientamento”, il 14% di “Psicologia della formazione”, il 3,5% di “Psicologia del lavoro, dell’organizzazione e delle risorse umane”, il 5,3% di “Psicologia dello sport”, l’1,8% si occupa di “Psicologia dell’emergenza”, e un restante 1,8% si occupa di “Psicologia del traffico”.

Rispetto alle altre realtà toscane, in Maremma risultano “scoperte” le aree di “Psicologia del marketing”, “Psicologia militare”, “Psicologia penitenziaria”, “Psicologia del turismo”, “Psicologia sperimentale”, delle quali nessun iscritto partecipante all’indagine dichiara di occuparsi.

Tra gli psicologi che hanno risposto al questionario, l’86% è libero professionista, il 47,4% lavora in equipe sia nel privato che nelle strutture pubbliche.

Infine, gli psicologi partecipanti all’indagine sembrano per lo più soddisfatti della loro scelta lavorativa: il 17,5% si dichiara molto soddisfatto della propria professione, il 63,2% abbastanza soddisfatto, il 10,5% poco soddisfatto, mentre solo il 3,5% si dichiara per niente soddisfatto.

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