Politica

Caos eventi. «Comune dà la colpa agli organizzatori»·. L’opposizione presenta una proposta

Primo consiglio comunale Vivarelli Colonna centrosinistra

GROSSETO – Questo mese di maggio ce lo ricorderemo, e non solo per il maltempo, ma innanzitutto perché la comunità grossetana non ha potuto vivere momenti tradizionali di grande importanza come i Canti del Maggio a Braccagni e la Festa dello Sport della UISP, ma anche nuove e stimolanti iniziative come ‘Motori al velodromo’ con go-kart e minimoto.

Ciascuna di queste manifestazioni all’ultimo momento è stata cancellata, o grandemente ridimensionata, per motivi di ordine tecnico e burocratico. Un brutto colpo non solo per gli organizzatori, ma per tutti quanti partecipano a questi eventi, alcuni divenuti parte integrante del vissuto e dello spirito della nostra comunità. Ci saremmo attesi qualcosa di più da parte del sindaco e dei suoi assessori, che non hanno saputo far altro che scaricare le responsabilità sugli organizzatori, anche quando si trattava di eventi ai quali avevano pur concesso patrocinio e risorse economiche, e per i quali non avevano disdegnato la passerella della conferenza stampa».

«Naturalmente ogni episodio fa storia a sé, ma non può essere un caso che mai prima d’ora si fossero verificate problematiche come quelle intervenute nelle ultime settimane, e non può non registrarsi anche una recente redistribuzione, tra gli uffici del comune, di compiti e responsabilità proprio in questo settore. Quel che è certo è che esiste una problematicità più generale e deve essere presa in carico dall’amministrazione comunale: sia quale prima responsabile degli iter autorizzativi, sia quale rappresentante di una intera comunità e delle sue legittime istanze, ivi comprese quelle di poter continuare a vivere momenti di condivisione e aggregazione».

«Per questo abbiamo presentato una mozione affinché sia elaborato un protocollo operativo che, per l’organizzazione di eventi con finalità di pubblico spettacolo a carattere temporaneo, contempli la definizione di un percorso condiviso, nel quale siano coinvolti collegialmente il soggetto organizzatore ed i settori dell’ente competenti, sul modello della conferenza dei servizi. Un percorso, facoltativo e a costo zero, che permetterebbe di individuare tempestivamente eventuali criticità consentendone una efficace e pronta risoluzione, evitando o comunque riducendo al minimo il rischio di esiti inattesi, come purtroppo avvenuto proprio nei casi più recenti.
E’ un dato che le regole volte a disciplinare l’organizzazione di eventi pubblici sono divenute sempre più complesse e articolate, oltre che onerose per gli adempimenti che comportano, in certi casi anche per finalità condivisibili quali un innalzamento dei livelli di sicurezza».

«Ma questo rischia di penalizzare oltremodo gli organizzatori di eventi pubblici, tanto più quando si tratta non di imprese commerciali bensì di sodalizi associativi privi di scopo di lucro, il cui fine è essenzialmente quello di trasmettere alla comunità e condividere con essa valori e momenti di tipo culturale, ricreativo, artistico o sportivo. Per questo crediamo che un’amministrazione comunale non solo possa, ma debba fare tutto quanto possibile per garantire che certe esperienze non muoiano, ed anzi ne crescano di altre, e per questo confidiamo che questa nostra proposta possa tradursi presto in azioni concrete».

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