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Turismo, Bartalini: «Gioielli archittettonici da riqualificare per creare percorsi dedicati»

Lista Bartalini presentazione (Castel del Piano)

CASTEL DEL PIANO – «Il Comune di Castel del Piano ha tra i suoi tesori molti e spesso misconosciuti gioielli di architettura storica, civile, religiosa e militare i quali, in questi lunghi anni di oblio di sviluppo civico, sono stati nascosti e mai portati a conoscenza della cittadinanza e dei loro potenziali visitatori» a dirlo Michele Bartalini candidato sindaco a Castel del Piano.

«Ci riferiamo alle architetture religiose presenti a Castel del Piano – prosegue il candidato – ma anche delle frazioni quali la Chiesa della Madonna degli Schiavi e la Chiesa di San Martino a Montegiovi, la Pieve di Santa Lucia e la Chiesa della Madonna a Montenero. Chiese che abbracciano un periodo storico dall’anno 1000 sino al 1800 e che segnano l’identificazione di un territorio e sarebbe ideale costruire una rete storico – culturale – religiosa governata dal Comune e dalla Propositura competente attraverso un accordo di programma che segni incontri, visite, gite a tema».

«Ci riferiamo alle architetture civili – continua Bartalini – che non si esauriscono , come è stato proposto sino ad ora, soltanto nel Palazzo Nerucci ma anche per fare qualche esempio, al Palazzo Ginanneschi in via Marconi sede del Comune di Castel del Piano, Palazzo Cerboni, Palazzo Monaci, Palazzo Venturini, Palazzo Santucci e molti altre strutture storiche – civili di valore artistico e storico assolutamente di rilievo. Ebbene l’idea è quella di poter organizzare previo accordo delle proprietà private , delle visite in uno o due giorni all’anno alla stregua delle aperture delle giornate Fai. Palazzi aperti con visite guidate da esperti locali ed incontri conviviali a seguire. Ogni anno si potranno scegliere palazzi e temi diversi».

«Ci riferiamo – sottolinea il candidato – alle architetture militari di Castel del Piano, di Montegiovi e di Montenero. Esempi bellissimi di una storia che si è forse dimenticato ma che invece reclama voce, spazio e visibilità. Pensiamo ad un progetto nel quale rientrino le mura fortificate di Castel del Piano del XIII secolo, con le loro tre porte che collegano il paese vecchio con i palazzi fuori dalle mura. Le Mura di Montegiovi di cui rimangono solo alcune tracce, ma fondamentali per la comprensione della fortificazione del borgo. Le Mura di Montenero di cui alcuni tratti sono ancora perfettamente identificabili».

«Nel progetto delle mura fortificate rientra anche l’organizzazione di mercatini a tema – conclude Bartalini – come quelli del collezionismo storico e militare intorno ai quali organizzare visite guidate e convegni sulla storia locale. Magari un evento all’anno in una località diversa ( Castel del Piano , Montegiovi, Montenero d’Orcia ) in modo da rendere il nostro comune punto di riferimento per studi e ricerche storiche oltre che del turismo ad esse collegate»

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